L’Italia si posiziona al 37esimo posto con Corea del Sud, Grecia, Portogallo e Spagna
A livello mondiale la Svizzera è il miglior posto per le persone anziane dove vivere, seguita dalla Norvegia. A parte il Giappone nella top ten delle nazioni si trovano paesi dell’ovest europeo e il nord America, ultimo è l’Afghanistan.
La metà dei paesi africani si trova nell’ultimo quarto della classifica, ovvero per gli anziani in quei paesi significa bassa sicurezza del reddito e risultati pessimi per quanto riguarda la salute.
I dati provengono da HelpAge International e il suo Global AgeWatch Index, una classifica che misura la qualità della vita delle persone over 60 nelle quattro aree chiave di reddito, salute, istruzione e occupazione, ambiente favorevole. “La grande sorpresa della classifica di quest’anno è che milioni di persone anziane sono invisibili, vivono la loro vita in paesi dove manca l’informazione sulla qualità della vita degli anziani”, dice Toby Porter, capo dirigente di HelpAge International. “La classifica include 96 paesi, ma abbiamo dovuto escludere 98 paesi perché non siamo in possesso di abbastanza informazioni. I dati sulla povertà degli anziani mancano a livello internazionale in minimo 93 paesi – spiega Porter e continua – è scioccante che in Africa erano disponibili i dati di soltanto 11 di 54 paesi”.
“Di conseguenza – dice Porter – sappiamo più sui bisogni degli anziani in Norvegia e in Lussemburgo, due dei paesi più ricchi al mondo, che in Liberia e in Burundi, due dei paesi più poveri”.
Il rapporto fa presente che c’è il pericolo che il benessere nell’età sta diminuendo invece di incrementare, inoltre i risultati mostrano come la differenza dell’aspettativa di vita tra i vari paesi aumenta: da 5,7 anni nel 1990 a 7,3 anni nel 2012.
Secondo il rapporto, questa disparità aumenterà senza una focalizzazione maggiore su questa fascia d’età e una politica adatta, programmi d’austerità stanno già influendo sugli anziani in Europa.
“Il Global AgeWatch Index può aiutare a mostrare l’impatto che l’attuazione degli Sustainable Development Goals (ndr obiettivi di sviluppo sostenibili) avrà sulle vite degli anziani, ma abbiamo bisogno di chiudere le lacune nei dati per completare l’immagine. Dati nazionali, regionali e globali migliori ci aiuteranno a capire pienamente come uomini e donne in tutto il mondo vivono l’avanzare dell’età”.
La situazione italiana
La Repubblica ha analizzato da vicino anche la situazione italiana: la tabella mostra come si colloca l’Italia rispetto alle altre economie avanzate, molte delle quali occupano le primissime posizioni della classifica complessiva. Il Belpaese mostra una performance inferiore alla media in tutti i settori ad eccezione della salute, influenzata soprattutto dalla lunga aspettativa di vita. Molto male il giudizio per quanto riguarda la ‘capability’, cioè le competenze: l’avere una occupazione o un’istruzione di alto livello. Per questa voce l’Italia si schiera 63a al mondo. Anche l’ambiente, misurato come accesso ai trasporti pubblici, sicurezza, libertà civili e rete sociale, è negativo: 74a al mondo, solo la Grecia fa peggio tra le maggiori economie.