Il 17 ottobre 2015 l’Associazione campana F. De Sanctis Zurigo vi invita a festeggiare i suoi 40 anni con un ricco programma
“Grazie alla voglia di essere uniti, il nostro impegno non è un lavoro. Ci troviamo molto bene tutti insieme e questo rende l’impegno un vero divertimento! L’importanza di portare avanti la nostra cultura e le nostre tradizioni! Forza e unione, è quello che conta! Nell’associazione ho davvero trovato la famiglia che ho lasciato giù, non mi stancherò mai di dirlo!”.
Sono queste le frasi di alcuni membri del comitato dell’Associazione F. De Sanctis Zurigo, una delle più grandi associazioni in Svizzera con oltre 250 soci, che abbiamo incontrato durante una delle ultime riunioni dedicate alla grande festa per il 40esimo anniversario, che si terrà presso la sala del Zentrum 1 a Oberengstringen. Il ricco programma della serata vede protagonisti l’orchestra Silvestro Folk, il comico Enzo Costanza e il tenore Samuele Simoncini, ma non è tutto: certamente si potranno gustare i piatti tipici della Campania, tra cui una pietanza della tradizione contadina del sud: lo spezzatino di carne di maiale con peperoni sott’aceto e patate. Inoltre saranno presenti diversi rappresentanti della regione campana, come il consigliere Vincenzo Alaia, l’onorevole Valentina Paris, l’ex sindaco di Morra de Sanctis Gerardo Capozza e l’attuale sindaco Pietro Mariani. Sarà presente anche lo storico Toni Ricciardi.
Gli ultimi 40 anni
Facciamo però anche un passo indietro e per scoprire tramite Pasquale Gatta cos’è successo in questi 40 anni.
Pasquale, figlio di Paolo Gatta, uno dei fondatori dell’associazione le cui origini risalgono agli anni sessanta, ci racconta degli ultimi 40 anni dell’Associazione Campana F. De Sanctis Zurigo: “quest’anno festeggiamo il 40esimo e questo è un traguardo, secondo me, da festeggiare adeguatamente. È motivo d’orgoglio perché anche se nel frattempo l’associazionismo è mutato, si vive in forma diversa e non è più a carattere di rivendicazione come era una volta, il fatto stesso che trenta persone si riuniscono periodicamente e cercano di trasmettere sia alla gente esterna sia ai nostri soci l’amore per la nostra terra è molto positivo. Come associazione abbiamo questo compito, mantenere viva non tanto l’amore per le origini, ma le nostre tradizioni che hanno un valore immenso e se non ci fossero queste istituzioni andrebbero perse”, dice Pasquale Gatta.
Ma cos’è cambiato concretamente? “È cambiato molto, prima la gente stava insieme anche per necessità, per avere un’identità culturale, la maggior parte di loro la lingua non la parlavano, quindi si cercava il contatto con la gente della propria terra per potersi capire più facilmente e per parlare in dialetto. Già per la mia generazione non è più così, chi è venuto più tardi, chi ha fatto le scuole qui, ha un’identità culturale molto più ampia e questa necessità c’è molto meno, però rimangono le radici. Le feste ad esempio non hanno nulla a che fare con quelle che si facevano una volta, prima l’associazionismo era più una sorte di rivendicazione, le domande principali erano cosa possiamo fare noi per la nostra regione e cosa possono fare loro per noi”, spiega Pasquale.
Tempo fa però gran parte delle associazioni ha vissuto un periodo di crisi: “la gente era più o meno a un varco, non erano più italiani ma non erano ancora svizzeri e adesso c’è questa riscoperta, uno si sente integrato qui, tanti si sono naturalizzati, però ha un valore aggiunto che sono le origini. Infatti anche sul lavoro noto che i ragazzi di oggi riscoprono il piacere di parlare l’italiano e credo che questo sia anche merito delle associazioni come la nostra”.
Parlando con i membri del comitato una cosa si percepisce immediatamente: le persone che ne fanno parte hanno un legame veramente forte, infatti, “la cosa più bella dell’attuale comitato è che si è creata una piccola famiglia, di questo siamo molto orgogliosi. Abbiamo dimostrato tante volte la nostra serietà e l’impegno”, dice il vice presidente, Raffaele Golini. E l’impegno per i soci e per il pubblico in generale si nota anche quando l’Associazione campana F. De Sanctis organizza le sue feste: “invece di trovare lunghe file all’entrata, noi abbiamo deciso di fare due entrate, una per i soci e una per i non soci, questo rende tutto molto più veloce e abbiamo notato che questo metodo è stato apprezzato davvero molto da tutti”, dice ancora Raffaele.
E il futuro?
“Il mio obiettivo è quello di ingrandire ancora di più l’associazione – dice la presidente Rosaria Parletta che fa parte del direttivo da quattro anni, e continua – sono molto orgogliosa di presiedere quest’associazione, primo perché sono campana, secondo perché porta il nome Francesco De Sanctis che è nato a Morra De Sanctis come me. Siamo davvero una grande famiglia e spero che questo rimanga così anche in futuro”.
Per quanto riguarda il futuro, il segretario Rino Parletta commenta inoltre: “attirare e coinvolgere ancora di più anche i giovani sarebbe davvero bello ed è uno degli obiettivi che seguiamo. Cerchiamo di rimanere al passo coi tempi muovendoci anche sui canali moderni, come aggiornando sempre il sito internet o facendo le tessere in plastica, come le carte d’identità togliendo quelle di carta”.
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Per informazioni:
www.associazionecampana.ch