Terzo incidente in cui è rimasto coinvolto un F/A-18 delle Forze aeree elvetiche
Nello spazio aereo d’allenamento congiunto EUC 25 di Svizzera e Francia, lo scorso mercoledì mattina un F/A-18 biposto dell’Esercito svizzero con un solo membro d’equipaggio a bordo è precipitato a sud-est della città di Besançon, questo è quanto ha confermato il Dipartimento federale della difesa.
Secondo l’Ats, L’F/A-18 biposto con un solo membro d’equipaggio volava con due Tiger F-5 dell’aviazione militare elvetica per un esercizio di preparazione al combattimento, diretto da ufficiali francesi. Secondo l’agenzia stampa, il comandante delle Forze aeree Aldo Schellenberg, in una conferenza stampa, ha indicato che non c’è stata collisione, l’aereo ha perso improvvisamente quota. Il pilota ha potuto salvarsi e non ci sono state vittime o feriti a terra. Il comandante ha ringraziato i soccorsi francesi, che hanno reagito in modo “veloce e professionale”. Sulla natura delle ferite riportate dal pilota non ha fornito indicazioni. I danni ammontano a circa 50 milioni di franchi, “una perdita dolorosa”. All’acquisto l’aereo era costato sui 100 milioni.
L’Ats inoltre sottolinea che quello dello scorso mercoledì è il terzo incidente grave in cui sia rimasto coinvolto un F/A-18 delle Forze aeree elvetiche, facendo riferimento ai due incidenti precedenti, quello del 23 ottobre 2013, dove un aereo da combattimento dello stesso tipo si era schiantato contro una parete rocciosa nei pressi di Alpnachstad, nel canton Obvaldo, nel corso di una manovra di virata, causando la morte sul colpo del pilota e il passeggero. L’altro incidente invece si è manifestato nel canton Vallese, nella regione di Crans-Montana, nel 1998. “Nell’incidente avevano trovato la morte i due occupanti, un 27enne capitano ticinese e un 42enne maggiore basilese che era alla guida dell’apparecchio. In questo caso l’inchiesta aveva attribuito l’incidente a un ‘disorientamento spaziale del pilota’”, si apprende dall’agenzia stampa.