All’indomani dello scandalo di Mafia Capitale, il film che mette alla luce intrighi malavitosi che dominano l’Urbe eterna
Tratto dall’omonimo romanzo di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo (Einaudi), Suburra affronta l’attualissimo tema della malavita organizzata che domina la capitale italiana: clan rom, parlamentari corrotti, spacciatori e prostitute d’alto bordo, criminali violenti, sono questi i personaggi che danno vita allo scenario corrotto e malavitoso di Roma. Un film che all’indomani dell’inchiesta Mafia Capitale sembra voler spiegare i meccanismi azionati per riuscire a spremere sempre più soldi all’Urbe eterna. Un cast d’eccezione è stato riunito per questo film diretto da Stefano Sollima: Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti. “Per entrare in questo personaggio – racconta Favino – mi sono dovuto chiedere cosa sarei stato disposto a vendere per soddisfare l’ambizione di potere, soldi, riconoscimenti. Non ho pensato a politici di riferimento, questa storia ha un carattere universale al di là del ruolo” . Mentre per Elio Germano “è il racconto di una degenerazione comune, allevati come siamo da bambini a nutrirci dell’immagine che vogliamo proiettare sugli altri”.
Ambientato sette giorni prima che l’Italia veda dimettersi l’allora presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e quelle di Papa Ratzinger, Suburra è la storia di una speculazione edilizia, il Water-front, che trasformerà il litorale romano di Ostia in una sorta di nuova Las Vegas. Per realizzarla servirà l’appoggio di Filippo Malgradi (Pierfrancesco Favino), politico corrotto e legato alla malavita, di Numero 8 (Alessandro Borghi), a capo di una potentissima famiglia che gestisce il territorio e, soprattutto, di Samurai (Claudio Amendola), temutissimo criminale ed ultimo esponente della Banda della Magliana. Tutto però sarà ostacolato da Sebastiano (Elio Germano), un PR senza scrupoli, e dalle vicende di altri personaggi – Sabrina un’avvenente escort (Giulia Elettra Gorietti), Viola (Greta Scarano) la fidanzata tossicodipendente di Numero 8 e il capo di una famiglia rom Manfredi (Adamo Dionisi) – che si interporranno ai piani malavitosi facendoli crollare. “Abbiamo cominciato a scrivere due anni e mezzo fa, ma il film, che pure è ambientato cronologicamente nei giorni dell’apocalisse, ossia quelli di fine novembre 2011 in cui cadde il governo Berlusconi, sembra attualissimo, ma tra 20 anni ti ci potresti ritrovare ancora, perché è il racconto di una città particolare, Roma, e del suo legame con il Potere in una forma non cronachistica ma allegorica”, spiega il regista famoso soprattutto per innovative serie tv, quali Romanzo Criminale e Gomorra.
Concepito come un film di genere, “un western metropolitano, un gangster movie”, specifica Sollima, Suburra, prodotto da Cattleya e Rai Cinema e distribuito da 01 ha un progetto ambizioso di fondo spiegato dal produttore Riccardo Tozzi in questi termini: “innovare il cinema italiano di genere così come si è stati capaci di fare con Romanzo Criminale e Gomorra sul fronte delle serie tv. La serialità italiana oggi è più avanti di certo nostro cinema, Suburra è l’occasione di svolta per non restare fuori”. E a quanto pare il film diventerà presto una serie tv, intanto è già in proiezione in tutte le sale italiane da 14 ottobre e al suo debutto si piazza subito al secondo posto del box office (subito dietro Hotel Transylvania 2) guadagnando 1 milione 958 mila in soli 5 giorni.