Marino accenna alla possibilità di ritirare le dimissioni. Ha tempo fino al 2 novembre
Lo aveva detto Marino, “lascio, ma ho 20 giorni di tempo per ripensarci”. E infatti allo scadere dei termini, quella che sembrava essere una decisione ormai presa, torna in ballo. Ripensamento. È questa la parola che sta balzando agli occhi di chi fa un giro sui siti web. All’indomani della manifestazione dei sostenitori del sindaco uscente Marino, ecco che arriva la possibilità di un ritiro di dimissioni. E certamente spiazza tutti quando, rivolgendosi alla folla che è lì per supportarlo e fargli cambiare idea, afferma: “Voi mi chiedete di ripensarci. Io ci penso e non vi deluderò”. In piazza sono scesi in tanti e fanno bella mostra i manifesti in cui chiedono di “ripensarci, di tornare sui suoi passi e ritirare le dimissioni”. Così prima sulla scalinata di Palazzo Senatorio da dove ha tenuto il suo discorso, poi tra i sostenitori in piazza e risalendo in Campidoglio Marino ha fatto segno della vittoria con le mani.
I manifesti eloquenti dei supporter di quello che è stato battezzato il “sindaco marziano” dicono ‘#IostoconMarino’, ‘Marino ripensaci’, ‘Avanti tutta sindaco’, ‘Noi con Marino voi con padrini. Marino ripensaci daje’. Ma ci sono frasi rivolte al Pd, il partito che prima ha appogiato e poi ha sfiduciato Marino o anche a Matteo Renzi: ‘Matteo stai sereno…’, ‘Renzi fai vedere le tue ricevute’. Ma non è così semplice come vorrebbero i supporter del sindaco romano, non tutti sono d’accordo con questo ripensamento “L’esperienza è finita” chiosa il senatore Stefano Esposito che senza esitazioni sembra chiudere ogni via d’uscita, “Per quanto riguarda il Pd, non cambia nulla”. Dopo una riunione nella sede di via del Tritone, i consiglieri comunali dem spiegano: “La posizione assunta dal Pd nazionale e da tutti noi non è mai cambiata rispetto al 12 ottobre, giorno in cui il sindaco ha presentato le sue dimissioni. Null’altro c’è da ribadire se non che ogni futura decisione sarà condivisa e concordata con il Partito di cui facciamo parte e di cui fanno parte gli eletti a tutti i livelli”. “Questa piazza mi dà il coraggio e la determinazione di andare avanti” afferma Marino che ha tempo fino al 2 novembre per ripensarci, e nel caso in cui ciò dovesse accadere il regolamento permette di si presentare una mozione di sfiducia. Ma in questo caso un punto a favore di Marino arriva da Sel: “Non voteremo la sfiducia al sindaco insieme alle destre”, fanno sapere i vendoliani.
“Venga in aula e in base a quello che dirà faremo le nostre valutazioni anche se i margini sono molto ristretti – afferma il segretario di Sel della capitale, Paolo Cento,-. È chiaro che se Marino pensa di andare avanti con una Giunta come quella di adesso e con un assessore come Esposito non potremmo mai starci”.