Intervista al tenore Samuele Simoncini, realizzata da Leo Caruso per Radio Lora Italiana
È la prima volta che sei qui in Svizzera o hai avuto altre occasioni?
Ho avuto altre occasioni, ho lavorato al teatro di Berna ed è stata una piacevolissima esperienza.
L’associazione campana Francesco De Santisi ti ha voluto ospite per il loro quarantesimo giubileo e ti sei esibito in vari brani, cosa ti è sembrata questa italianità in Svizzera? Come è stata l’accoglienza?
L’accoglienza è stata meravigliosa, è stato bellissimo vedere la coesione degli italiani all’estero che comunque vanno alla ricerca, della loro identità, delle loro radici e cercano di mantenere vive le loro tradizioni.
Vogliamo conoscerti un po’ più a fondo. Raccontaci delle tue origini e di come è nata la passione per il canto lirico
Sono nato e vivo a Siena. Ho cantato da sempre, ho iniziato a 10 anni con la musica leggera poi a 18anni ho iniziato a studiare canto lirico e alla fine è diventata una professione, perché quando la vocazione è così forte ti prendere anima e corpo e ti impegna tutta la giornata, non può non diventare una professione.
Penso che tu abbia conosciuto molti personaggi nell’ambito della musica lirica, classica. Quali sono stati le persone o i direttori artistici che più ti hanno marchiato?
Sicuramente lavorare a Firenze con Riccardo Muti. È una persona che ama l’opera, ama il teatro d’opera e in tutto quello che fa ci mette un’energia incredibile e riesce a trasmetterti un sacco di valori e di cose bellissime proprio anche a livello culturale è una persona molto molto ricca. Lavorare con lui è sicuramente un’esperienza che consiglio a chi a tutti.
In quale occasione hai potuto lavorare ed esibirti con Riccardo Muti?
Con lui ho fatto una “Messa in Re Minore” di Cherubini. Ritornava a Firenze dopo tanti anni che mancava, è stato un piccolo grande evento perché lui ritornava nel teatro dove aveva iniziato a muovere i primi passi da grande direttore d’orchestra.
Poco più che 20enne hai debuttato nel ruolo di Dorvil nella “Scala di seta” di Rossini. È stato il tuo primo grande debutto?
Esattamente a 22 anni ho debuttato nella “scala di seta”. È stata la prima opera nella quale mi sono cimentato e poi sono susseguiti altri 25 titoli che ho portato e che porto tutt’ora avanti nel mio repertorio.
Chi è stata la persone che più ti ha appoggiato in questa tua passione del canto lirico?
Per quanto riguarda la famiglia, i miei genitori mi hanno supportato tantissimo perché per studiare ci vogliono tantissime risorse e quindi loro per me sono stati grandissimi, mi hanno supportato in tutto! Poi ho avuto la fortuna di incontrare persone come Rajna Kabaivanska che a titolo gratuito si è messa a disposizione per prendermi a lezione e insegnarmi il suo sapere.
Qual è l’opera lirica che più ti appassiona quando sei sul palco?
Mah, sicuramente “Tosca”, un opera di Giacomo Puccini, un toscano come me. È un opera in cui ci sono aree celebri, famosissime, “E lucevan le stelle”, “Recondita armonia”… Sicuramente chi segue avrà avuto modo di sentire grandi interpretazione di quest’opera e per me è emozionantissimo quando vado in scena e porto quel personaggio, Mario Cavaradossi, il pittore che alla fine viene amato in maniera incredibile da Tosca che dà la vita per lui.
Oltre al teatro dove ti esibisci?
Negli ultimi anni ho avuto l’opportunità di portare uno spettacolo teatrale mio, che ho cucino addosso a me, su delle navi da crociera e ho praticamente fatto il giro di tutto il mondo, in asia, in sud America… veramente dappertutto, ho fatto il giro del mondo completamente 3-4 volte! È stata un’esperienza meravigliosa perché mi ha dato modo di incontrare e di proporre il mio spettacolo a circa un milione e mezzo di persone, perché ogni settimana su una nave girano 3500 persone diverse, quindi questo mi ha dato modo di proporre la mia musica a un vasto pubblico.
Prossimi impegni teatrali?
Farò un opera di Puccini a Lucca, “Le Villi”, che è stata la prima opera del debutto del grande autore toscano e poi tante cose in divenire.
Per coloro che vorrebbero seguirti, hai un sito, una pagina?
Al momento non ho un sito, ho solo la mia pagina facebook, e chi vuole può aggiungermi come amico lo accetterò volentieri.
Cosa ti auguri per il futuro?
Sicuramente mi auguro tanta musica.
Un grandissimo abbraccio con tanto affetto a tutti gli italiani che vivono in Svizzera.
Leo Caruso