Malgrado la fredda giornata invernale, sono state tante le persone che hanno partecipato alla manifestazione. Normali cittadini italiani contrari alla chiusura della sede consolare e cittadini svizzeri che hanno espresso il loro sostegno agli italiani.
Tra i tanti presenti anche alcuni politici grigionesi tra i quali i deputati del Gran Consiglio Ilario Bondolfi (che ha presentato un’interpellanza proprio riferita al futuro dell’Agenzia consolare di Coira che verrà discussa nella seduta del Gran Consiglio mercoledì 9 dicembre) e Urs Marti. Anche il Primo cittadino dei Grigioni, il Presidente del Gran Consiglio Christian Rathgeb, che non ha potuto partecipare personalmente alla manifestazione, ha mandato un messaggio con il quale ha espresso la propria solidarietà.
Con cartelloni spiritosi ed ironici contenenti slogan sagaci si è attirata l’attenzione dei numerosi presenti e degli operatori dell’Agenzia consolare contro la chiusura della struttura. Proprio per sostenere la richiesta è stata inoltrata al Ministero degli Affari Esteri – per il tramite dell’agente consolare responsabile della sede di Coira, la signora Valentina Apostolovska – una lettera in cui si chiede al Governo italiano il manteni-mento dell’Agenzia consolare a Coira.
Con la prevista eliminazione della sede grigionese chi dovrà risolvere rapporti amministrativi dovrà recarsi a San Gallo. Dalla Val Monastero, da Brusio, da Casta-segna o San Vittore oppure da Disentis. Per una carta di identità o un passaporto i circa 12 mila italiani – ma non solo loro – abitanti nei Grigioni dovranno sobbarcarsi lunghi ed estenuanti viaggi.
E ciò senza nemmeno avere la garanzia di ricevere il servizio in tempi brevi, al contrario con la concreta e reale possibilità di fare lunghe file o di doversi recare più di una volta al Consolato di San Gallo. Roma non ci vuole sentire e mantiene – forse anche con il silenzio-assenso di autorità italiane in Svizzera – i propositi di chiusura.
Ecco perché continua – anzi si intensifica – la raccolta di firme per la petizione con cui si chiederà al Presidente della Repubblica italiana, al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri il mantenimento dell’Agenzia consolare d’Italia in Coira, così come al Consiglio federale elvetico di farsi promotore e sostenitore di questa richiesta.
Dopo la manifestazione tenutasi davanti all’Agenzia consolare in Poststrasse a Coira – se il segnale non verrà recepito – potrebbero aver luogo altre manifestazioni e ulteriori dimostrazioni per raggiungere lo scopo, ovvero: SALVARE L’AGENZIA CONSOLARE D’ITALIA IN COIRA.
Per il Comitato Pro Agenzia
Consolare d’Italia in Coira:
Claudia Catricalà, Foralweg,
7000 Coira