Intervista ad Alberto Bertoni, Vice Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Ginevra
Dal 21 settembre il Consigliere di Ambasciata Alberto Bertoni ricopre le funzioni di Vice Rappresentante Permanente presso le Organizzazioni Internazionali di Ginevra, con accreditamento come Ministro, dopo aver ricoperto per tre anni il ruolo di primo Consigliere per la Salute nella stessa sede.
Laureato in Economia e Commercio alla LUISS di Roma, ha prestato servizio all’estero in Sri Lanka (1991-1994), a Vienna (Ambasciata, 1994-1998), Parigi (Rappresentanza OCSE, 2001-2005), Bruxelles (Ambasciata, dove era Vice-Capo Missione, 2005-2009), alternando i due periodi di otto anni di permanenza all’estero con periodi di tre anni di permanenza al Ministero, dove si è occupato sia di questioni multilaterali ( lavorando anche per il Vertice G8 del 2000 e quello di Genova del 2001), che di questioni bilaterali (Capo Ufficio per l’Africa Occidentale e Centrale nel 2011-2012), maturando anche esperienza presso la Cooperazione allo Sviluppo e la Direzione Generale per gli Affari Economici, poi Divenuta DG per la Mondializzazione.
L’assetto Geopolitico del mondo è in continua mutazione. Come vede lei, l’acuirsi di questa spirale di violenza verso le comunità indifese? Come spiegare e arginare il fenomeno?
Il fenomeno della violenza terroristica va arginato soprattutto attraverso la collaborazione tra le “intelligence” dei Paesi che si oppongono al terrorismo , mentre la violenza dovuta alle guerre, purtroppo sempre più numerose, potrà essere eliminata solo grazie alle negoziazioni diplomatiche tra gli Stati interessati al conflitto. Non credo che l’uso della forza aiuti a risolvere i focolai di tensioni e di guerre che purtroppo vanno moltiplicandosi nel mondo.
Lei ha assunto il Suo importantissimo incarico in un momento dove continuano, incessantemente le profonde trasformazioni che hanno riguardato molti Stati del Nord Africa e del Medio Oriente. Una di queste fonti di preoccupazione è ancora la Libia, Paese molto vicino al nostro le cui vicende storiche si sono strettamente intrecciate con quelle del nostro Paese. A Suo giudizio, esistono ancora margini per un fattivo contributo dell’Italia alla sua pacificazione?
Sicuramente l’Italia ha un ruolo molto importante da svolgere nelle delicate trattative diplomatiche che sono in corso e si svilupperanno ulteriormente nei prossimi mesi; dall’esperienza e dalle conoscenze della diplomazia italiana nelle questioni libiche nessun serio negoziatore, a mio sommesso giudizio, può prescindere. Auspico quindi che l’Italia non sia tagliata fuori da queste negoziazioni, e che anzi possa dare il suo fondamentale contributo ad esse.
Min. Bertoni, come vede la comunità italiana all’estero e quali consigli darebbe?
In qualità di Vice Capo Missione presso l’Ambasciata d’Italia a Bruxelles ho potuto rendermi conto in prima persona della ricchezza costituita dalla comunità italiana all’estero, che costituisce un vanto per il nostro Paese, avendo contribuito con abnegazione allo sviluppo economico e sociale di tanti Paesi del mondo in cui si è diretta l’emigrazione italiana. La comunità italiana all’estero è in continua evoluzione; alla tradizionale emigrazione si è sostituita un’emigrazione di concittadini che operano nel campo finanziario e scientifico, ed anche nelle Organizzazioni Internazionali, particolarmente visibile in una città come Ginevra, dove si è affiancata al nucleo tradizionale dell’emigrazione italiana. Il mio umile consiglio è quello di continuare ad operare per il rafforzamento dei legami tra l’Italia ed il paese di accoglienza, attraverso il costante impegno nelle attività di rispettiva competenza e la partecipazione ad attività sociali finalizzate a tale scopo. Per quanto riguarda la comunità italiana di Ginevra in particolare, auspico, e per quanto possibile mi sforzo di realizzare, una maggiore interazione tra le sue diverse componenti sopra descritte.
Può descriverci l’attività svolta dalla Rappresentanza Permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra?
Ritengo che l’attività svolta dalla rappresentanza presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra sia per molti versi unica nel panorama diplomatico; la varietà delle Organizzazioni e delle Agenzie Internazionali qui accreditate permette di coprire i più disparati campi di attività, dai Diritti Umani alle Telecomunicazioni, per cui è richiesta ai diplomatici che operano in questa sede una notevole elasticità di pensiero ed una grande capacità di scoprire le interconnessioni tra i diversi settori, nonché di saper agire e trattare con i Ministeri tecnici del proprio Governo, che inviano le proprie delegazioni alle riunioni, e di farle interagire al meglio con i rappresentanti del Ministero degli Esteri, allo scopo di difendere gli interessi nazionali nell’ambito delle trattative negoziali che si tengono a Ginevra.
La SAIG ringrazia il Min. Alberto Bertoni per l’accoglienza e la disponibilità e le auguriamo buon lavoro.
Carmelo Vaccaro