Polveri inquinanti 50 volte superiori ai livelli massimi dell’Oms
Un’ampia parte del territorio cinese è immersa in una soffocante cappa di smog dovuta a livelli di particolati nocivi, quasi 50 volte superiori ai livelli massimi previsti dall’Organizzazione mondiale della sanità, livelli tossici mai registrati in precedenza. Il problema cronico dell’inquinamento in Cina è stato collegato da più parti a centinaia di migliaia di morti premature ed è diventato uno dei motivi più diffusi di ostilità nei confronti del governo di Pechino. Non stupisce quindi la rabbia degli abitanti contro le autorità governative. Furiosi soprattutto i commenti online.
“Se le aziende che forniscono il riscaldamento nelle città comprano carbone di bassa qualità ma a basso costo i responsabili vanno immediatamente scoperti e i loro capi fucilati”, si legge in un post.
“Anche la Svezia ha riscaldamenti centralizzati. Perché non respirano la stessa aria pestilenziale?”, si legge in un altro. Tutti lamentano una risposta inefficace, se non risibile, da parte delle autorità di fronte all’emergenza. “Viviamo nel Paese dei balocchi o nei giorni dell’apocalisse?”, si legge su un account twitter mentre le richieste di intervento agli uffici della Protezione civile di Shenyang, una delle località più colpite dove vivono otto milioni di persone, non hanno ricevuto risposta.
Sul web i commenti si concentrano su un tema ricorrente. Qualsiasi sarà l’intervento del governo contro l’inquinamento atmosferico sarà, sempre e comunque, troppo poco e troppo tardi. Ogni anno è sempre la stessa storia, ripetono i cittadini cinesi esasperati. Un blogger ha scritto: “L’inquinamento atmosferico ha reso le malattie croniche sempre più diffuse, stiamo diventano il grande malato dell’Asia del Nuovo millennio”.
Askanews