I cittadini stranieri che vivono in unione domestica registrata con cittadini svizzeri non devono essere svantaggiati nell’ambito della naturalizzazione rispetto agli stranieri sposati
Nel parere adottato la scorsa settimana, il Consiglio federale si esprime a favore del progetto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio nazionale (CIP N) volto ad attuare cinque iniziative parlamentari dal medesimo tenore e titolo: “Equiparare le unioni domestiche registrate e il matrimonio nella procedura di naturalizzazione”.
Il 5 novembre 2015 la CIP‑N ha adottato il progetto di attuazione delle iniziative parlamentari, invitando il Consiglio federale a esprimere un parere. Il progetto contiene una proposta di modifica della Costituzione federale tesa a conferire alla Confederazione la competenza di disciplinare in modo uniforme anche l’acquisizione e la perdita della cittadinanza nel quadro dell’unione domestica registrata.
Sulla base della modifica costituzionale va poi pure adeguata la legge sulla cittadinanza, in quanto le regole sulla naturalizzazione agevolata del coniuge di un cittadino svizzero dovranno in futuro valere anche per l’unione domestica registrata.
Sostegno del Consiglio federale
Il Consiglio federale sostiene la richiesta di base delle iniziative parlamentari così come la proposta di revisione costituzionale e legislativa della CIP‑N. Ritiene infatti ingiustificata la disparità di trattamento degli stranieri in unione domestica registrata rispetto a quelli coniugati prevista dal diritto vigente nell’ambito della procedura di naturalizzazione.
Dopo che tale equiparazione è stata effettuata in tanti altri settori, il Consiglio federale reputa opportuno portarla a compimento anche nell’ambito della cittadinanza.