Allocuzione di Capodanno
Il nuovo presidente della Confederazione, Johann Schneider-Ammann ha indicato tre compiti da risolvere nel nuovo anno: via bilaterale, riforme e lavoro
Il Parlamento ha eletto con un ottimo risultato Johann Schneider-Ammann alla presidenza della Confederazione per il 2016. Per la sua allocuzione di Capodanno ha scelto il porto sul Reno di Basilea, perché esprime le virtù tipiche della Svizzera: sovranità, economia globale connessa con il mondo e la sua posizione al centro dell’Europa. Schneider-Ammann ha ricordato le insicurezze che il 2015 ha portato e che “hanno fatto vacillare le nostre certezze.” Il franco forte ha creato problemi a molte imprese. Il terrorismo, i conflitti e la questione dei rifugiati hanno dimostrato come le crisi possano diventare tragedie. Allora “quando tutto intorno è tempestoso, è bene ricordarsi e riaversi delle nostre virtù”, ha ricordato il neo presidente. La Svizzera è un paese innovativo e competitivo, ha un sistema di formazione duale eccellente e lo stato non è bloccato da debiti. Ciò permette benessere, lavoro, sicurezza e prospettiva e Schneider-Ammann ha elogiato al merito e l’impegno dei cittadini, senza i quali questi privilegi non sarebbero possibili, ricordando però che nulla è scontato.
Per mantenere lo status quo, bisogna agire comunemente e risolvere i compiti urgenti, con misure anche impopolari. Schneider-Ammann ne ha indicato tre principali. Per primo dobbiamo garantire la via bilaterale e di conseguenza anche la sovranità della Svizzera e anche l’apertura politica ed economica verso il mondo come strategia vincente. Secondo, assicurare, con condizioni liberali, la sicurezza e il benessere rendendo le imprese più forti, affinché siano garantiti i posti di lavoro. Come terzo impegno il presidente chiede coraggio per attuare le riforme più urgenti, come l’AVS, “con più fiducia nelle istituzioni invece della diffidenza e del divieto.” Infine Schneider-Ammann ha espresso il suo impegno a trovare le soluzioni giuste nell’interesse della Svizzera, basate sul consenso insieme al Consiglio federale e al Parlamento.
Oltre ai compiti indicati, la Svizzera si troverà ad affrontare un anno ricco di appuntamenti politici. Il prossimo 28 febbraio i cittadini svizzeri si esprimeranno sul risanamento della galleria autostradale del San Gottardo, un dibattito da lungo molto accesso. Altro oggetto in votazione e di sicuri scontri è l’iniziativa popolare “Per l’attuazione dell’espulsione degli stranieri che commettono reati”. Un esito che potrebbe incidere sui già complicati negoziati che la Svizzera affronterà con l’Unione Europea (UE) sull’altra iniziativa UDC contro l’immigrazione di massa, che vedrà il 9 febbraio 2017 la data cruciale per l’attuazione. Il 2016 sarà anche anno di festeggiamenti. Il 1° giugno sarà ufficialmente inaugurata la galleria di base del San Gottardo, con 57 km il tunnel più lungo del mondo e giunto a compimento 17 anni dopo la prima esplosione nel cunicolo principale.
La novità pratica nel 2016 sarà l’introduzione della nuova banconota da 50 franchi nel prossimo aprile, viatico per la sostituzione delle altre banconote nei prossimi anni. Ci saranno anche alcune modifiche legislative che ricadranno sul portafoglio. Tra le principali, un aumento della tassa sul CO2 per l’olio da riscaldamento, circa 80 franchi a famiglia e sarà aumentato il prelievo sul prezzo della corrente per promuovere le nuove energie rinnovabili, 9 franchi l’anno per una famiglia di quattro membri. Aumenteranno anche i contributi per le infrastrutture ferroviarie e i pendolari potranno ridurre meno imposte delle spese di viaggio, al massimo 3.000 franchi. Non tutto aumenta nel 2016. Sui salari ci sanno meno trattenute: il tasso contributivo IPG (indennità perdita di guadagno) è stato ridotto dallo 0.5 % al 0.45 %.
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