Il Napoli approfitta degli scivoloni interni di Inter e Fiorentina, Juventus a -2 dalla vetta, Genoa allontana la retrocessione, risale il Carpi, a zero vittorie il Verona
Dopo un girone d’andata incerto e instabile, con nessuna squadra che è stata in grado di comandare il campionato, lassù in vetta c’è il Napoli solitario. L’ultima giornata è girata a favore della squadra di Sarri, tecnico che alla vigilia non aveva i favori dalla sua parte, ma che dopo un inizio scialbo è riuscito a prendersi il titolo di campione d’inverno. Il vantaggio sulle avversarie non è cospicuo, ma la prima posizione al giro di boa è un’iniezione di fiducia in vista scudetto. Che il Napoli abbia le qualità di raggiungere l’obiettivo, l’ha dimostrato sul campo del Frosinone con una sonora e spettacolare vittoria per 5-1. Sarri ha dato una mentalità vincente ai suoi giocatori dopo una stagione quasi fallimentare e ha costruito una squadra solida sia in difesa sia a centrocampo intorno ad un Higuain rinato, capocannoniere (18 gol!) e leader indiscusso. Ora Sarri dovrà cercare continuità nel gioco e nei risultati, senza ripetere gli sbagli seguiti dopo la vittoria sull’Inter. Il Napoli deve sognare lo scudetto, il titolo d’inverno è un preludio.
L’Inter è calata nelle ultime tre gare (solo tre punti) e qualcosa sembra essersi inceppato. Contro il Sassuolo è stata beffata al 94’ da un rigore giusto di Berardi, in una gara dai due volti e che ha visto nei portieri Handanovic e Consigli i grandi protagonisti. Gli attaccanti delle due squadre sono stati imprecisi e spreconi nelle conclusioni e quando lo 0-0 sembrava scritto e i giocatori accusavano la stanchezza, la coppia centrale interista Murillo-Miranda (simbolo della solidità) commette un’ingenuità e per Mancini arriva la doccia fredda. L’Inter si può consolare, perché non tutte riescono ad approfittare, ma nelle ultime gare non ha per nulla convinto. Mancini dovrà riguardare qualcosa a livello psicologico e ridare quella solidità che la aveva resa impenetrabile. La vittoria del Sassuolo è relativamente una sorpresa e questi tre punti non sono casuali, ma il frutto del lavoro di Di Francesco. Ora in zona Europa League gli emiliani possono sognare in grande.
Con la vittoria sulla Sampdoria la Juventus vince la nona partita consecutiva, aggancia l’Inter e alla rimonta scudetto mancano solo due punti dal Napoli. La squadra di Allegri sta tornando il fortissimo collettivo che ha dominato negli ultimi quattro anni e le avversarie sono tutte avvertite. La Juventus non domina più come prima e vince le partite senza strafare. Non è perfetta, spesso in difesa, dove in alcune gare ha sofferto, anche contro la Sampdoria che ha sfiorato il pari nelle ultime battute. Ma le vittorie arrivano intorno a Dybala, trascinatore con reti e assist, ma non solo. La vecchia guardia è tornata solida intorno a Buffon, i nuovi acquisti danno il loro contributo da Khedira a Hernanes, Zaza e Cuadrado, e anche Pogba sta tornando ai suoi livelli. La Juventus è rinata e non si vuol più fermare. La Sampdoria ha giocato una buona gara, con Cassano che di nuovo ad accettabili livelli, è ora 13° a +8 dalla zona retrocessione.
La Fiorentina si è fermata come d’abitudine sul più bello, comunque il girone d’andata resta di ottimo livello con il quarto posto. Ma parlare di scudetto a Firenze non porta mai bene. Anche Sousa non riesce a dare resistenza alla squadra in situazioni di stress (si giocava per il titolo d’inverno) e i giocatori si smarriscono. Capita poi di farlo con squadre in difficoltà come la Lazio e andando in difficoltà non riesce più a creare gioco e azioni pericolose, perdendo anche la concentrazione in fase difensiva. Non si sa quanto creda allo scudetto la Fiorentina, ma la realtà è che la rosa non è ristretta per competere e assenze come quelle di Ilicic e Bernardeschi si fanno sentire. La Lazio resta un enigma e lontano dall’Olimpico coglie imprese impensabili battendo le prime due Inter e Fiorentina. E non è solo fortuna, perché la Lazio vince con merito e giocando anche bene, poiché nella rosa ha giocatori di valore.
L’1-1 tra Roma e Milan non risolve i problemi di due squadre precarie e in crisi di risultati e di gioco. Il pari influisce positivamente più su Mihajlovic che passerà una settimana di tregua, perché il suo Milan, a lungo senza idee, ha giocato un secondo tempo d’orgoglio, pareggiando subito e sfiorando la vittoria con Alex e Bacca. Il serbo salva il posto, anche perché la società non è intenta a cambiare per l’ennesima volta allenatore. Niente di definitivo invece alla Roma, dove Garcia tira a campare di gara in gara in un ambiente a lui ostile e con la società è finito il feeling. Garcia è tornato a essere un tecnico “normale”, incapace di trasformare una rosa di qualità in una grande (una partita vinta nelle ultime dieci). La crisi evidente tocca però anche i vertici.
Nell zona salvezza si rialza il Genoa che vince sul campo dell’Atalanta, quest’ultima in crisi non solo di risultati. È stata una gara condizionata dalla paura e risolta nel finale dal Genoa più intraprendente. L’Atalanta è una squadra irriconoscibile rispetto all’inizio campionato e con la quarta sconfitta consecutiva è risucchiata in zona retrocessione. Non dà continuità alla vittoria sul Milan il Bologna di Donadoni che scivola in casa contro il Chievo.
Cade in casa anche il Torino contro l’Empoli e ora i granata si avvicinano pericolosamente al quart’ultimo posto. Basta una rete di Maccarone a regalare la vittoria ai toscani che si proiettano in zona Europa. Il Torino ha giocato bene, sbagliando però troppo sotto porta e dopo lo svantaggio non ha avuto la tranquillità e poca lucidità per reagire. L’ambiente granata si trova di fronte a momenti difficili, mentre Giampaolo ha fatto un gran lavoro a Empoli dopo la gestione Sarri, conquistando 30 punti, 11 in più del suo predecessore. Vittoria che dà speranze al Carpi, anche se la salvezza è a 5 punti. Torna dunque in corsa salvezza la squadra di Castori che con molto sacrificio e determinazione ha battuto l’Udinese in casa. Storico il gol di Pasciuti, primo giocatore a segnare con la stessa squadra in tutte le categorie dalla serie D alla A. L’Udinese fa invece un passo indietro, gioca un primo tempo bruttissimo e ha reagito quando era troppo tardi. Passo importante in classifica del Palermo dopo una settimana agitata e di polemiche, che lunedì ha portato all’esonero definitivo del tecnico Ballardini, scaricato dalla squadra. Un gol di Vazquez e le grandi parate di Sorrentino fanno respirare i siciliani, mentre per il Verona (quasi rassegnato) arriva il record più brutto: zero vittorie all’andata.
19° Giornata
Carpi-Udinese 2-1, Fiorentina-Lazio 1-3, Roma-Milan 1-1, Inter-Sassuolo 0-1, Atalanta-Genoa 0-2, Bologna-Chievo 0-1, Frosinone-Napoli 1-5, Torino-Empoli 0-1, Verona-Palermo 0-1, Sampdoria-Juventus 1-2
Classifica
Napoli 41; Inter e Juventus 39; Fiorentina 38; Roma 34; Sassuolo 31; Empoli 30; Milan 29; Lazio 27; Chievo 26; Atalanta e Udinese 24; e Sampdoria 23; Torino e Bologna 22; Palermo 21; Genoa 19; Frosinone 15; Carpi 14; Verona 8