Sempre caldo il tema delle unioni civili e dell’adozioni a pochi giorni dall’approdo in Aula al Senato del provvedimento, il 28 gennaio, si fa sempre più accesa la discussione. Intanto è stata ufficializzata la data del Family day il 30 gennaio
Ancora resistenze da parte di un folto gruppo di senatori e deputati cattolici del PD che frenano sul ddl che riguarda unioni civili e adozioni. Sono in tutto trenta quelli che decidono di frenare sulle unioni civili e si schierano contro l’adozione del figlio del partner, stepchild adoption, rischiando così di non far passare il ddl, e il noto sito Gay.it decide di rendere noti i nomi pubblicandoli on line. Anzi, ci tiene a precisare il portale Lgbt che i più accesi sostenitori di questa linea sarebbero Favero, Di Giorgi e Lepri mentre gli altri si sarebbero “limitati” a paventare una supposta indisponibilità del presidente della Repubblica Mattarella a firmare la legge sulle unioni civili con la stepchild adoption.
Quindi il testo che sta per essere discusso in aula il 28 gennaio prossimo non trova accordo nel gruppo del Pd, oltre che gli ostacoli degli oppositori, come per esempio quello da parte di Forza Italia che ha annunciato che voteranno contro il provvedimento pur essendo a favore delle unioni civili. L’ostacolo più grosso, infatti, riguarda proprio quello della Stepchild adoption che il gruppo di cattolici Pd alla Camera e al Senato vogliono raggirare con una modifica nella parte del provvedimento che riguarda le adozioni. Trentasette deputati hanno presentato un documento per esporre la loro posizione, mentre trenta senatori a Palazzo Madama propongono un emendamento all’articolo 5 al ddl Cirinnà (che entro il 22 gennaio potrà essere corretto o integrato) che prevedere non l’adozione ma l’affido rafforzato per i partner del compagno – Si prevede “l’affidamento personale del minore alla parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso quando lo stesso è figlio, anche adottivo, dell’altra parte dell’unione civile e il genitore biologico estraneo all’unione civile sia sconosciuto, deceduto o decaduto dalla responsabilità genitoriale”.
Il bambino potrà ottenere l’adozione piena a 18 anni. Contro questa modifica si pronuncia Bersani “No allo stralcio delle adozioni…meglio decisamente di no” dice Pier Luigi Bersani, intervistato da Repubblica sulla legge sulle unioni civili, e pur dicendosi a favorevole all’adozione del figlio del partner per le coppie gay, sottolinea la necessità di “dare più garanzie sui timori per l’utero in affitto. Questa è una preoccupazione a cui non si deve restare insensibili, che viene sia da una parte del mondo femminile che dal pianeta cattolico”. “Ci vuole una sede impegnativa in cui si possa dare risposta a queste ansie. Ma il testo delle unioni civili deve andare avanti”. Nel frattempo è stato deciso al 30 gennaio il family day, ovvero 2 soli giorni dopo l’approdo in Aula del ddl. Rispetto alla precedente manifestazione “dobbiamo essere ancora più numerosi” e scendere in piazza “a difesa della famiglia e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà” comunica il Comitato ‘Difendiamo i nostri figli’.
1 commento
niente in contrario per lunione e per tutto ,,,,,, ma no assoluto alle adozioni
la famiglia è uomo e donna ,
non ce procreazione altrimenti e non esiste la famiglia ,,, che esempio si da ai bambini altrimenti ???