Olanda: treni per riportare in Turchia i rifugiati in eccesso
Europa sempre di più in ordine sparso mentre dall’Egeo arrivano quotidianamente notizie di migranti, fra questi molti bambini, che continuano a morire annegati. La Svezia che ha già sospeso Schengen ha annunciato di essere pronta ad espellere fino a 80.000 migranti arrivati nel 2015 e la cui richiesta di asilo è stata respinta. “Stiamo parlando di circa 60.000 persone, ma potrebbero essere anche 80.000”, ha detto il ministro dell’Interno, Anders Ygeman al quotidiano finanziario Dagens Industri (DI) e alla televisione pubblica SVT, aggiungendo che il governo ha già chiesto alla polizia e all’Ufficio immigrazione di organizzare i rimpatri.
Di fronte a un flusso di profughi senza precedenti nella sua storia, la Svezia, che conta 9,8 milioni di abitanti, ha registrato lo scorso anno 163’000 richieste di asilo, percentualmente una situazione simile a quella tedesca. L’Olanda intanto propone che i migranti e i rifugiati che arrivano sulle isole greche siano rimandati immediatamente indietro in Turchia via treno, un piano che secondo il leader laburista olandese Diederik Samsom sarebbe già in discussione a livello europeo.
Secondo la proposta dell’Olanda, che detiene la presidenza di turno europea, l’Ue offrirà ad Ankara di accogliere ogni anno al massimo 250mila richiedenti asilo che si trovano già in Turchia. Il piano “per forzare una soluzione” dovrebbe diventare operativo in primavera, prima della nuova ondata di arrivi. Il piano olandese, che avrebbe il sostegno del premier Mark Rutte, è vincolato alla definizione di Turchia come Paese sicuro da parte dell’Onu. Secondo il leader laburista olandese il piano è oggetto di discussione con Germania, Austria e Svezia. La scorsa settimana, un ennesimo naufragio nelle acque dell’Egeo vicino all’isola di Samos, è costato la vita ad almeno 24 migranti, di cui 10 bambini.
Sotto forte pressione da parte dell’Ue affinché adempia i suoi doveri di registrazione, Atene rischia inoltre di vedere il suo territorio trasformarsi in un vicolo cieco se la Macedonia, come avvenuto qualche settimana fa, impedisse il transito dei migranti.
Sono più di un milione i migranti, in maggioranza siriani in fuga dalla guerra, sono entrati in Europa nel 2015, provocando la più grave crisi migratoria sul continente dalla Seconda Guerra mondiale. Malgrado le condizioni invernali, gli arrivi proseguono senza sosta. Secondo l’Hcr, solo a gennaio la Grecia ha visto arrivare 47.000 migranti, il 92% dei quali siriani , iracheni e afgani, quindi con i requisiti per chiedere asilo.
Askanews