Una riflessione sulla prima decade del nuovo millennio e un focus sulla più scottante attualità sono stati i temi al centro dell’ottava edizione di Più libri più liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria che si è svolta al Palazzo dei Congressi di Roma dal 5 all’8 dicembre, organizzata dall’Associazione italiana editori. All’appuntamento – forte del successo della scorsa edizione – hanno partecipato 409 case editrici con le rispettive novità editoriali e un programma ricchissimo di incontri e approfondimenti.
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Tra gli ospiti dell’edizione 2009 Milena Agus, Edoardo Albinati, Gianni Alemanno, Niccolò Ammaniti, Fausto Brizzi, Thomas Brussig, Andrea Camilleri, Massimo Carlotto, Ascanio Celestini, Licia Colò, Alessandro D’Alatri, Franco Ferrarotti, Goffredo Fofi, Philippe Forest, Veit Heinechen, Mara Maionchi, Dacia Maraini, Elena P. Melodia, Lidia Ravera, Sergio Rubini, Ettore Scola, Domenico Starnone, Aude Walker, solo per citarne alcuni.
Il 2009, anno che segna la fine della prima decade del terzo millennio, è stato lo spunto per una serie di incontri targati Più libri più liberi dal significativo titolo “2010: appunti d’inizio millennio”. Quattro intellettuali hanno tracciato un primo bilancio degli “anni zero”, alla ricerca di nuove prospettive per il futuro: il giornalista Beppe Severgnini ha disegnato una “mappa” per orientarsi tra le tendenze della contemporaneità, lo scrittore e magistrato Giancarlo De Cataldo ha fatto il punto sul ruolo che la paura ha avuto nell’ultima decade, il filosofo Gianni Vattimo ha condotto un viaggio fra speranza ed incertezza, mentre l’economista Tito Boeri ha parlato della crisi finanziaria e della sua ricetta per uscirne.
L’ottava edizione di Più libri più liberi si è inoltre distinta per un netto taglio sull’attualità e sulle questioni al centro del dibattito mondiale di questi anni.
Tra gli appuntamenti, Ascanio Celestini ha parlato di “gente migrante” in occasione della presentazione del libro “Sogni di sabbia”; Dacia Maraini e Pietro Grasso sono stati protagonisti di un incontro su mafia e legalità; il volume “The Father” di Vito Bruschini, presentato in fiera dall’autore e dal regista Alessandro D’Alatri, ha fatto luce sul ruolo della mafia italo-americana nel secondo conflitto mondiale; Michele Santoro e Luigi De Magistris hanno presentato il saggio di Antonio Ingroia sull’uso giudiziario delle intercettazioni. E, per non dimenticare, “Carte False”, sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, che ha visto la partecipazione di Walter Veltroni e di Gianni Minà. Solidarietà e attenzione alle aree del mondo più colpite da guerre e calamità sono state da sempre priorità assolute per Medici Senza Frontiere, la più grande organizzazione medico-umanitaria indipendente al mondo, in fiera con due appuntamenti tra cui un dibattito sulle crisi umanitarie dimenticate dai mass media con i giornalisti Sergio Cecchini, Lucia Goracci e Daniele Mastrogiacomo. Per il secondo anno è proseguita la collaborazione fra Più libri più liberi e l’Istituto Italo Latino Americano (IILA) con il progetto America Latina Tierra de Libros. Il primo appuntamento è stato incentrato sul “Bicentenario del Verbo America” per commemorare i duecento anni dall’indipendenza dei paesi latinoamericani.
Alcuni dei più importanti esponenti del pensiero critico latino-americano hanno partecipato ad una serie di incontri per riflettere sull’identità dei loro Paesi e sul significato dell’indipendenza e dell’emancipazione americana rispetto alle potenze europee.
Ospiti in Fiera il famoso teologo colombiano Guillermo León Escobar Herrán, il sociologo cileno Miguel Rojas Mix, lo psichiatra cileno Claudio Naranjo, il filosofo José Pablo Feinmann, la scrittrice e giornalista messicana Martha Robles e l’artista e attivista gay cileno Pedro Lemebel.
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