La Juventus fermata dal Bologna, il Napoli frena con il Milan, vittorie per Fiorentina, Roma e Inter, la lotta per la salvezza allargata a più squadre
La lunga striscia di vittorie della Juventus si ferma a 15 sul campo del Bologna di Donadoni, una delle formazioni più in forma del campionato. Allegri non ne fa un dramma, anche perché non si può sempre vincere e presumibilmente la squadra aveva la testa al Bayern Monaco (affrontato martedì sera). Ma ci sono anche i meriti del Bologna, che ha giocato una grande partita riuscendo lì, dove ha fallito il Napoli: fermare la Juventus. Non è stata perfetta la squadra di Allegri (nessun tiro in porta), difetti notati anche nelle ultime gare, a maggior ragione quando non giocano alcuni gli uomini chiave. Questa volta non sono bastati gli ultimi minuti per risolvere, perché la Juventus ha accusato una stanchezza psicofisica ed è stata meno determinata, molto statica. Il Bologna ha una media punti da terzo posto ed è stato capace di tenere testa ai campioni d’Italia con una partita accorta, con un atteggiamento tattico a imbrigliare la manovra bianconera, ma anche bravo e coraggioso a rendersi pericoloso. Complimenti a Donadoni.
Occasione fallita dal Napoli per riprendersi la vetta. Il gol di Insigne illude i partenopei, che sono raggiunti da un gol di Buonaventura. La squadra di Sarri ha subito dettato ritmo e gioco, ma a confronto di un mese fa il Napoli si è affievolito. Al Milan è bastata una gara attenta tatticamente e di molto sacrificio per portare a casa un punto, che comunque rallenta la corsa al terzo posto. Ha fatto fatica a imporre il proprio gioco avvolgente e molti giocatori hanno perso in brillantezza e quando Higuain non fa il fenomeno, è difficile che il Napoli vada in gol. Forse sognare lo scudetto comincia a pesare psicologicamente e toglie sicurezza, fa innervosire (Sarri allontanato) quando il Milan riduceva gli spazi e il tempo passava. Il duello con la Juventus continua, ma a 12 giornate dal termine forse si può considerare il rientro per il titolo di Fiorentina e Roma. I 5 rispettivamente i 6 punti che mancano per la vetta non sembrano insormontabili.
Pertanto la Fiorentina si tiene stretto il terzo posto e mette pressione alle inseguitrici e avvicina la Juventus a -6 punti, provando a pensare a traguardi più alti. Da alcune gare i viola sono tornati a essere esprimersi ai livelli d’inizio stagione e ha ritrovato la sua forza. A Bergamo contro l’Atalanta era una gara chiave e la Fiorentina l’ha superata con brillantezza. Primo tempo equilibrato e cambio di marcia nella ripresa con i tre gol di Mati Fernandez, Tello e Kalinic, quando l’allenatore inserisce Kalinic e Borja Valero. All’Atalanta non basta il pressing asfissiante e ormai è da 11 partite che non vince e la lotta salvezza si fa sempre più dura.
Cinque gol al Palermo cancellano la lite-polemica tra Spalletti e Totti, con il giocatore che si lamenta per la troppa panchina e per il poco rispetto e chiede notizie sul suo futuro. L’allenatore lo caccia dalla squadra per mantenere l’ordine e far rispettare le regole all’interno della squadra, aprendo una profonda ferita che difficilmente sarà rimarginata. Gli altri giocatori non ne hanno risentito e il 5-0 contro i siciliani dimostra che la Roma non ha più bisogno di Totti. Il capitano dovrà iniziare a gestore il suo declino, perché non è eterno e la società ha l’obbligo di gestire la fine della carriera di un giocatore che è stato la storia Roma. Adesso i risultati danno ragione a Spaletti, alla quinta vittoria di fila e saldamente in corsa per la Champions. Il Palermo rischia seriamente di inguaiarsi nella lotta retrocessione, poiché le ultime guadagnano punti utili per salvarsi.
L’Inter si rianima sotto lo sguardo di Mourinho, il tecnico del triplete, presente a San Siro. La vittoria contro la Sampdoria non è stata spettacolare ma importante in vista del finale di campionato, poiché le dirette avversarie sembrano inarrestabili e più determinate. In questi tempi di magra, l’Inter non migliora sotto l’aspetto del gioco e della tranquillità e il prossimo turno contro la Juventus offre la possibilità di voltare veramente pagina con una vittoria. L’Inter deve ringraziare anche una Sampdoria spaesata e poco convinta dei suoi mezzi. La gestione Montella è desolata: solo nove punti in 14 gare, peggio di Zenga. I blucerchiati sentono ora il fiato delle tre ultime in classifica e lo spettro della Serie B.
Torna al successo il Sassuolo dopo sette gare e torna a sognare un posto in Europa. La vittoria contro l’Empoli è un sospiro di sollievo, perché arrivata dopo una gara di sofferenza, nella quale l’Empoli non ha mai mollato. Partita dalle grandi emozioni, con le squadre in dieci per oltre un’ora, e giocata con grande intensità. La differenza l’hanno fatta la qualità del Sassuolo con un gran gol di Berardi e la doppietta di Defrel a perfezionare la rimonta. All’Empoli il merito di non mollare mai con un pressing che manda in affanno il Sassuolo. Ma i toscani stanno implodendo e ora dovranno cercare di raggiungere al più presto la salvezza, per non rischiare sorprese. Il Verona continua a credere al miracolo della salvezza, rigenerato dalla cura Del Neri. Nel derby contro il Chievo, arriva la seconda vittoria in campionato dopo una gara tiratissima e molto agonistica con due calci di rigore, due espulsioni e il risultato incerto fino alla fine. Il Verona ha meritato la vittoria perché più pericolo e ora spera nella salvezza che è a 7 punti, mentre il Chievo è stato rinunciatario e deve tornare a fare punti per non essere risucchiato. Il Frosinone ferma la Lazio nella sua rincorsa all’Europa e avvicina la Sampdoria a soli 2 punti. Nel prossimo turno, nello scontro diretto a Genova, avrà la grande occasione di sorpassare la rivale e agganciare la salvezza. I presupposti ci sono tutti: la neopromossa ha dimostrato molto pragmatismo e determinazione nel difendere e pronta a ribaltare la manovra. La Lazio non ripete l’ottima prestazione di Istanbul e in campionato ricade nel peccato di dissolversi e di perdere la bussola del gioco, che esprime ad alternanza. Tre punti d’oro contro l’Udinese nella lotta salvezza per il Genoa. La vittoria genoana arriva in rimonta nel secondo tempo con Cerci e Laxalt e porta una boccata d’ossigeno ai rossoblù. Continua il momento negativo dell’udinese che non vince da 8 giornate ed è in piena zona calda. Il primo gol di un iracheno in Serie A (Ali Adnan) illude l’Udinese, che è stata brava a credere al pari fino alla fine, ma il suo giocatore simbolo Di Natala l’ha tradita sbagliando un calcio di rigore. Con un’ottima prova difensiva il Carpi conquista un punto sul campo del Torino e contribuisce a dare fiducia agli emiliani che avvicinano la salvezza a -5. Il Torino non ripete l’ottima prova di Palermo, si fa imbrigliare dalla tattica difensiva del Carpi e la coppia d’attacco Immobile-Benassi, senza l’apporto del centrocampo, non ha inciso. I granata possono recriminare per il rigore fallito da Maxi Lopez, concesso per altro con molta generosità dall’arbitro.
26° Giornata
Bologna-Juventus 0-0, Verona-Chievo 3–1, Inter-Sampdoria 3-1, Atalanta-Fiorentina 0-0, Genoa-Udinese 2-1, Sassuolo-Empoli 3-2, Torino-Carpi 0-0, Frosinone-Lazio 0-0, Roma-Palermo 5-0, Napoli-Milan 1-1
Classifica
Juventus 58; Napoli 57; Fiorentina 52; Roma 50; Inter 48; Milan 44; Sassuolo 38; Lazio 37; Empoli e Bologna 34; Torino 32; Chievo 31; Atalanta 29; Genoa 28; Udinese 27; Palermo 26; Sampdoria 25; Frosinone 23; Carpi 20; Verona 18
G.S.