Lo afferma il Viceministro Giro
Finalmente un po’ di chiarezza sulla ineleggibilità dei dipendenti dei patronati e dei corrispondenti consolari che non potevano candidarsi alle ultime elezioni del Comites e a seguire del CGIE.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Mario Giro, nella risposta scritta all’interrogazione parlamentare inoltrata dal Sen. Franco Cardiello (FI) su iniziativa del sottoscritto, Gerardo Petta, membro del Comites di Zurigo, in collaborazione con il responsabile di Forza Italia all’estero, Sen. Vittorio Pessina, ha dichiarato l’incompatibilità fra la carica di membro del Comites e quelle di dipendente del patronato o di corrispondente consolare. Di conseguenza queste due categorie di soggetti non potevano candidarsi per il rinnovo delle cariche all’interno di questi due organi di rappresentanza dell’emigrazione italiana.
Purtroppo la normativa prevede che, inizialmente, siano i Comites al loro interno a decidere sulle ineleggibilità delle persone in questione, ma ciò è un’assurdità, perché non si può essere giudici di se stessi. È un abuso di potere! Infatti, è come aver fatto partecipare dei candidati a un concorso pubblico senza essere in possesso dei titoli richiesti e poi costoro sono risultati addirittura vincitori.
Quindi chi aveva i requisiti è stato scalzato da questi “furbetti” che occupano, attualmente, in modo “abusivo e illegale” i loro posti.
Il problema è che la maggior parte dei “senza di diritto” appartiene alla grande famiglia del Partito (anti) Democratico che la fa da padrone nel mondo dell’emigrazione, grazie anche ai numerosi parlamentari della stessa area politica eletti nella Circoscrizione estero. Questi tra di loro non si sono pestati e non si pesteranno mai i piedi. Per fortuna c’è, come ultima istanza, il ricorso al Tribunale di Roma che il sottoscritto insieme ad alcuni membri del Comites di Zurigo e di Basilea hanno provveduto a presentare nello scorso mese di giugno.
Comunque non possiamo aspettare i tempi tecnici di un organo giudiziario per esprimersi su tale questione, che non potrà che confermare la risposta scritta del Sottosegretario Mario Giro e dichiarare l’ineleggibilità dei soggetti in questione. Se la legge non viene rispettata proprio da chi dovrebbe occuparsi delle problematiche dei cittadini italiani che vivono all’estero, allora questi organi non servono proprio a niente.
Sono essi stessi illegali! A questo punto o viene ripristinata la legalità o non ha senso che lo Stato italiano abbia investito circa 9 milioni di Euro per far svolgere nell’aprile del 2015 le elezioni dei Comites nel mondo, per poi avere un risultato del genere, con un organismo dell’emigrazione pieno di soggetti incompatibili con la carica che ricoprono. La legge dovrebbe essere uguale per tutti, invece la sinistra- oltreconfine vorrebbe interpretarla per gli amici e applicarla per i nemici.
Ciò, in uno stato di diritto, è inconcepibile e bisogna intervenire immediatamente, cacciando chi è incompatibile a ricoprire l’incarico di membro del Comites, come ha sottolineato, senza equivoci, il Sottosegretario Mario Giro.
Gerardo Petta
Comites Zurigo
1 commento
Salve, il ricorso è terminato?
Avrei bisogno di informazioni a tal riguardo