Vi siete mai posti la domanda a cosa servono le innumerevoli sedi, circoli o associazioni politiche nate come funghi, nell’ultimo decennio, soprattutto di area PD, all’interno della collettività italiana all’estero?
La risposta è semplicissima: “A niente!”
Hanno creato solo confusione, inimicizie, rancori e offese a chi la pensava e la pensa in modo diverso, correndo dietro a ideologie che non esistono più; un ostacolo insormontabile per le nuove generazioni che vorrebbero avvicinarsi alla politica.
Ci si aspetterebbe dalla politica una risposta concreta e rassicurante per il futuro, ma l’azione dei partiti ha prodotto un vuoto a livello decisionale. È chiara l’incapacità e l’inutilità dei suddetti partiti, dato che non riescono a servire gli interessi dei cittadini, mancanti di una forte capacità di scelte sostenibili, coraggiose e lungimiranti. Soprattutto ora, che ci troviamo, da alcuni anni, nel bel mezzo di una crisi che pare irreversibile.
I politici eletti all’estero si sono dimostrati non all’altezza della situazione, ma d’altra parte cosa potevamo aspettarci da chi non aveva le basi per essere il nostro portavoce. Essi sono stati catapultati in qualcosa troppo più grande di loro, senza avere alle spalle una gavetta politica, e a quel punto non hanno pensato per niente al bene della collettività italiana, bensì solo al loro potere ed è chiaro che in questo modo la loro funzione e utilità è venuta a mancare.
Se avessero avuto a cuore le nostre sorti, non avremmo dovuto pagare in nessun modo le incostituzionali tasse dell’ IMU, della TASI e della TARI (esclusi i pensionati) sulle prime case possedute in Italia e prossimamente il canone RAI.
Non mi meraviglierei se a breve venisse legiferata una tassa d’ingresso per tutti coloro che andranno a trascorrere le vacanze nel comune italiano dove sono registrati!
Ormai siamo diventati solo delle mucche da mungere con tanti doveri, ma nessun diritto!
E questo grazie a chi da decenni ha in mano le redini della collettività italiana, tramite i vari organi di rappresentanza, Comites, CGIE e parlamentari della Circoscrizione estero, cioè in buona sostanza: il PD.
È giunto il momento di dire: ADESSO BASTA, ci avete stancato!
Questi illustri personaggi rappresentano solo se stessi!
Ecco perché, a questo punto, dovremmo guardare oltre i partiti e dar vita a un’ aggregazione di liberi cittadini, staccati dai partiti tradizionali, dimostratisi una rovina, e unirci nell’interesse comune di italiani o doppi cittadini per difendere la nostra cultura e far apprezzare e valorizzare il nostro made in Italy all’estero. Contemporaneamente cercare, però, di tenere conto delle esigenze di chi vive oltreconfine con leggi più eque e sostenibili. Per esempio, cancellando quasi del tutto queste assurde tasse sulle prime case possedute in Italia, che stanno facendo scaturire solo un effetto controproducente, portandoci addirittura a odiare le nostre radici e far svanire il sogno dei nostri genitori o dei nostri nonni, realizzato con tanti sacrifici, nel costruirsi o comprandosi un’abitazione nel loro paese di origine.
Pertanto, a molti cittadini, i partiti appaiono solo come dei comitati d’affari, ma è pur vero che la democrazia non potrà fare a meno di essi, ma non dovranno più essere quelli di prima, con tutto quell’elefantiaco apparato inutile e costosissimo che si tirano appresso: dovranno essere più snelli e più agili per affrontare con rapidità e decisione i problemi e gli imprevisti che la complessità della situazione locale, nazionale e internazionale in continua evoluzione ci mette ogni giorno di fronte.
Finora tutti, nessuno escluso, da destra a sinistra hanno tradito il popolo che li ha votati
Attualmente, il MoVimento 5 Stelle ha indicato un’alternativa da percorrere e allora ben vengano altre realtà del genere, come ha fatto anche il MAIE (Movimento Associativo italiani all’estero).
Il Movimento di Grillo, bisogna riconoscerlo, ha avuto un successo incredibile, oltre le aspettative, in quanto i partiti, al potere da circa 70 anni, hanno creato con gli elettori un rapporto del tutto clientelare.
Quando ai cittadini è stata offerta la possibilità di entrare come attori principali all’interno delle istituzioni e fare quello che normalmente delegavano con il voto di scambio, ecco che si è rotto il giocattolino che alimentava la politica clientelare.
Pertanto non sarebbe male che si partorissero altri movimenti del genere, dove il cittadino diventi primo attore e non relegato a fare la comparsa o lo spettatore.
Gerardo Petta
Comites- Zurigo
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