In prossimità delle festività di Pasqua non fa mai piacere dover dare notizie di eventi come quelli che hanno interessato Bruxelles e la Catalogna. Sono fatti diversi tra di loro, incomparabili, ma che riportano alle spalle tanto dolore, per diversi motivi. Da una parte abbiamo la tragedia in Spagna, tra Valencia e Barcellona, che ha coinvolto un autobus di giovani dell’Erasmus e che ha purtroppo portato alla morte di 7 ragazze italiane, per un totale di 13 morti e diversi feriti. 7 giovani studentesse in viaggio studio coinvolte in un tragico incidente a causa, pare, di un colpo di sonno dell’autista. Il dolore di tutta l’Italia si stringe alle famiglie e ai cari delle ragazze per una perdita che certamente sarà davvero difficile da comprendere e accettare. Eppure gli incidenti esistono, purtroppo, anche per motivazioni banali come queste… un colpo di sonno. Si dirà che questa ennesima tragedia di innocenti poteva essere evitata, che l’autista doveva essere più accorto e più diligente: la verità è che col senno di poi tutto poteva essere fatto, ma oggi ci troviamo a piangere Francesca, Elisa, Valentina, Elena, Lucrezia, Serena, Elisa V., delle giovani ragazze che credevano di arricchire la propria vita con questa opportunità di viaggio e che invece la vita l’hanno persa.
Dall’altra parte una tragedia completamente diversa, che tocca un po’ tutti e ci sgomenta più della precedente perché non legata a un incidente ma a un atto voluto: ci riferiamo a quella attualmente in atto a Bruxelles. Proprio mentre andiamo in stampa ci giungono notizie, per nulla confortanti, di vittime su vittime a causa di attacchi probabilmente di natura terroristica. Due bombe sono scoppiate all’aeroporto della capitale belga, nei pressi del check-in per un volo diretto negli USA: un primo bilancio conta circa 13 morti e diversi feriti gravi. Nella tarda mattinata un’altra bomba è esplosa presso la fermata della metro Maelbeek e anche qui ci sarebbero morti e feriti, si parla di una decina di vittime. Non è ancora chiaro se ci sia stata un’ulteriore esplosione nella fermata Schuman. In entrambi i casi gli obiettivi si trovano nei pressi delle istituzioni UE. Il copione pare essere lo stesso: secondo quanto riferisce la tv belga, si tratterebbe di attentati terroristici suicidi, dove gli attentatori si sarebbero fatti saltare in aria dopo aver urlato delle frasi in lingua araba.
Purtroppo nel numero di Pasqua ci troviamo nostro malgrado a dover dare queste non liete notizie, per dovere di cronaca e cercando di commentarle il meno possibile, perché di certo i commenti non sarebbero né razionali né lucidi, ma dettati da forte rabbia, rancore, sgomento e senso di impotenza davanti a tanto dolore per delle vittime innocenti che nella settimana della Passione di Cristo hanno dovuto fare i conti con la propria Croce.