Anche quest’anno la Sociatà delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG) con il Centro Avviamento allo Sport (CAS) e con la collaborazione di alcune associazioni italiane del Cantone, hanno organizzato, lo scorso sabato 2 aprile, la tradizionale serata teatrale con la Compagnia “La Nuova Generazione di Basilea” che, puntualmente, da oltre vent’anni si riserva una data nella Città di Calvino. L’evento culturale si è svolto nella Sala Point-Favre a Chêne-Bourg, messa a disposizione gratuitamente, dalle autorità comunali di Chêne-Bourg.
Ancora una volta, non si sono smentiti nel sorprendere il loro affezionato pubblico ginevrino, con la commedia in due atti del commediografo e poeta napoletano Gaetano Di Maio: “E’ asciuto pazzo o’ parrucchiano”.
A sipario chiuso, Carmelo Vaccaro, Coordinatore SAIG e Vincenzo Bartolomeo per il CAS, hanno ringraziato le associazioni partecipanti al questo annuale progetto. Vaccaro ha poi espresso particolare riconoscenza alle associazioni aderenti alla SAIG ed ai suoi presidenti quali S. Isabella Valenzi, Calabresi, O. Bisacchi, Club Forza Cesena, E. Catalfamo, Club Juventus DOC, M. Bacci, Lucchesi nel Mondo e A. Scarlino, Ass. Regionale Pugliese, per l’organizzazione dell’evento. Inoltre, i saluti sono stati rivolti, oltre al pubblico presente, anche al Presidente del Com.It.Es., A. Pappalardo, alla Responsabile Commissione Cultura e Sport del Com.It.Es, Ilaria Di Resta, al Responsabile della Commissione Lavoro del Com.It.Es., Alessio Caprari, al Segretario del PD Ginevra, Gianni Tinella, e ai presidenti e responsabili delle Associazioni presenti quali L. Zuddas, Ass. Reg. Sarda, A. Fornelli, Ass. Piemontesi, S. Casanova, Ass. Bellunesi e ai rappresentanti del Consolato.
Dall’apertura del sipario e durante tutto l’alternarsi delle scene, la Compagnia ha saputo interpretare i diversi equivoci, falsi miracoli ed intrecci, travolgendo il pubblico in una commedia tutta da ridere della scuola teatrale della risata Made in Naples. La commedia esplode festosamente sfiorando i confini della farsa, in un crescendo di comicità ed emozioni in cui si mescolano teatro e vita, finzione e realtà. Il sipario si chiude su un lieto fine che, tutto sommato, lascia tutto come prima con i personaggi rassegnati a rincorrere e coltivare i propri sogni.
I due atti della commedia sono stati vissuti tra gli applausi e le risate del folto pubblico che segue la costante evoluzione professionale della Compagnia teatrale “La Nuova Generazione”, per l’annuale esibizione di questi ragazzi che sono sempre più apprezzati per la simpatia e la professionalità che dimostrano. La soddisfazione per la piena riuscita dell’evento è stata manifestata dai volti e nei commenti espressi dal pubblico all’uscita.
La SAIG ringrazia per la gradita collaborazione Gino Piroddi. Inoltre, Riccardo Galardi per le riprese video e Athon Lo Coco per le foto.
LA TRAMA: Pietrasanta, paesino contadino diviso tra religione, credenze popolari e superstizioni. Siamo nella casa di don Sandro (Maurizio Ciaramella), parroco del paese, della sua indomabile nipote e perpetua donna Rosa (Filomena Rotundo) e dell’esilarante sacrestano Modestino (Enzo Cinque). Il parroco, con ogni mezzo, combatte scaramucce, litigi e difficoltà dei fedeli, provando a consolidare la loro fede operando spesso con ingenui sotterfugi e finti miracoli. Ma a complicare e mischiare le carte è una vicenda ricca di personaggi, intrecciati dal tentativo del sacerdote di tenere il paese unito e vivo nella vera “fede”. Saliranno alla ribalta scenica: il sindaco (Carmelo Laganà), un avvocato mangione (Luca Manganelli), una baronessa (Valeria Wenger) con famiglia al seguito, una maestrina ragazza madre (Monika Cicchillitti), contadini e altri personaggi paesani che, tra contrasti e mezze verità, porteranno quasi alla pazzia don Sandro facendo smuovere tuttavia le coscienze di tutti facendo emergere i “peccati” commessi dai protagonisti del paese. La situazione richiederà addirittura la presenza del Vescovo (Giuseppe Magro), che, nel tentativo di indagare sul “miracolo” e risolvere questa complicata vicenda, arricchirà un finale che farà sorridere, riflettere ma anche sperare in un momento difficile come quello che il nostro “grande paese” attraversa.
Carmelo Vaccaro