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22 November 2024
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Minivocabolario

Piazza

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Minivocabolario di Paolo Tebaldi

Spazio urbano di diversa dimensione circondato da edifici, spesso attraversato da più vie, con molteplici mansioni e attività pubbliche, palazzi e splendori architettonici.
“Area libera, limitata in tutto o in parte da costruzioni, con varia funzione urbanistica, all’incrocio di piu strade o lungo il tracciato di un’arteria importante; può avere rilievo monumentale ed essere indicata con una particolare denominazione (Vocabolario della lingua Italiana di Giacomo Devoto e Gian Carlo Oli)”.
Forse non tutti sanno che la piazza più grande del mondo è Piazza Tienanmen a Pechino, di 440.000 metri quadrati. Nella lingua originale significa ”Porta della Pace Celeste” e non è un nome tanto serafico che richiama la pace, la mansuetudine visto che il 1° ottobre del 1949 Mao Tse Tung vi proclamò la Repubblica Popolare Cinese e nel 1989 fu teatro di una imponente manifestazione di protesta di giovani che chiedevano più libertà e democrazia e fu stroncata nel sangue dai soldati del regime comunista.
Passando da un continente all’altro, quali sono le piazze più belle secondo un elenco universalmente riconosciuto? In Italia Piazza di Spagna a Roma con la fontana barocca del Bernini e l’elegante scalinata di Trinità dei Monti; Piazza San Marco a Venezia, con la maestosa Basilica; Piazza del Plebiscito a Napoli, con il Palazzo Salerno, quello Reale, la Prefettura e la Basilica di San Francesco da Paola; Piazza della Città Vecchia a Praga adornata da affascinanti abitazioni romaniche e gotiche; Plaza de la Revolucion, La Habana a Cuba, con il Memorial a José Martì; la Piazza Rossa a Mosca su cui troneggia la splendida cattedrale di San Basilio; La Plaza de Majo a Buenos Aires e la celebre Casa Rosada; la Place de la Concorde a Parigi su cui si innalza l’obelisco egizio di Luxor. Un nome, quello de La Concorde, davvero eufemistico dato che vi furono ghigliottinati Luigi XVI, la regina Antonietta, Charlotte Corday, Georges Danton e numerosi rivoluzionari, alti prelati, dignitari e cortigiani. In questa lista del tutto incompleta, occorre aggiungere Trafalgar Square a Londra con la National Gallery, amene fontane ed edifici maestosi; Jamaa el Fnq a Marrakech in Marocco, pullulante di viuzze, dei Souk, di cantastorie e incantatori di serpenti; la Piazza del Mercato a Cracovia in Polonia dove è d’obbligo visitare la Basilica di Santa Maria e il Sukiennice; Palace Square a San Pietroburgo in Russia e stupirsi di fronte alla vista della colonna di Alessandro, dell’Ermitage e della Prospettiva Neskij; Piazza dell’Imam a Isfahan, Iran, il cui gioiello è la moschea dello Scià con le sue straordinarie decorazioni; la Marienplatz a Monaco di Baviera in Germania con la splendida Neue Rathaus in stile neogotico; la Plaza Mayor a Madrid sovrastata dall’Arco de Cuchilleron e, infine, per chiudere questa rapida rassegna, la Plaza de la Constituzion a Città del Messico che offre la bellezza del Tempio Mayor e che ci ricorda le vicende dell’impero Atzeca.
Per noi italiani la piazza è il centro, il fulcro, il cuore della città. Là ci ritroviamo per incontrarci, discutere di politica, di donne, del governo, di affari e di amori segreti. Là ci incontriamo per animati dibattiti sportivi, sulla Ferrari, su Valentino Rossi, Su Juve, Napoli, le squadre milanesi e quelle romane. Là sfoghiamo delusioni o appagamenti, gioie e dolori. Là consolidiamo amicizie o avversioni. In quel luogo insostituibile, insomma, pulsa il senso della nostra vita. Un esempio che vale più di una dissertazione: alcuni anni fa io e mia moglie ci recammo nella piazza più grande di Trani in Puglia: era gremita di gente fino all’inverosimile, riuscivi a camminare a fatica. Pensammo ci fosse un concerto o un comizio di un importante leader di partito, macché: le persone, uomini e donne, giovani e adulti, erano lì riuniti per stare insieme, per passare in letizia la serata.

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