Quando si sente ma non si capiscono le parole
A volte ci capita di affrontare una discussione con il nostro interlocutore, sentire che si rivolge a noi pronunciando una frase ma non riuscire a capire completamente tutte le parole, eppure non abbiamo mai sofferto si sordità. Con l’andare del tempo, infatti, si può cominciare ad avvertire una diminuzione della capacità uditiva legata all’età.
È ormai risaputo che dopo i 60 anni 2 persone su 5 accusano una diminuzione dell’udito, ma non per questo i più giovani ne sono esenti. Si tratta soprattutto di una questione di frequenze, una perdita della capacità uditiva progressiva (presbiacusia) secondo cui si accusano problemi inizialmente con le frequenze acute, poi con quelle medie e infine con quelle gravi favorendo a questo punto la difficoltà nel capire le parole: i suoni e i rumori vengono uditi, ma risulta difficile comprendere le parole.
Tra i campanelli di allarme c’è la tendenza ad alzare spesso il volume della televisione o della radio, a volte si avverte un fastidioso ronzio di sottofondo e anche se aiuta chiedere al nostro interlocutore di parlare a voce più alta e più lentamente, è bene che se si avvertono questi sintomi ci si rivolga ad un otorinolaringoiatra o da un audiologo.
Una volta che si è stabilito che si tratta di una perdita di udito causata dall’età, l’unica soluzione possibile è la protesi acustica, oggi esistono molte soluzioni tra cui scegliere, che permettono di assecondare le diverse esigenze funzionali ed estetiche.
Se per fortuna non siamo ancora a questo punto, è importante curare il nostro udito attraverso dei semplici metodi precauzionali che ci permettono di metterci al riparo: proteggere l’orecchio da rumori forti, abbassare il volume quando si ascolta la musica in cuffia e soprattutto con gli auricolari, ridurre il consumo di fumo e alcolici, fare attenzione in caso di immersioni e sport acquatici.
Inoltre è importante agire tempestivamente in modo da non aggravare una situazione iniziale, non bisogna temporeggiare ma farsi controllare al minimo sospetto di problemi uditivi.
Esistono diversi gradi di perdita uditiva:
Perdita dei toni alti. Si tratta di una forma di deficit uditivo molto diffuso. Si sente bene ma c’è qualche difficoltà a capire gli altri quando parlano perché non si capiscono bene i toni più alti (squilli di telefono, campanelli, voci acute come quella dei bimbi), mentre le frequenze più basse si percepiscono bene. Le parole, inoltre, risultano confuse e poco chiare, soprattutto in ambienti affollati o rumorosi. In questa fase il danno acustico interessa le frequenze più acute e, se non si interviene in tempo, può portare ad un rapido peggioramento.
Perdita uditiva da media. Quando si riesce sentire una persona che parla normalmente fino ad una distanza massima di 4 metri. Si tratta di una perdita di udito che va dal 40% al 60%. Si sente più ovattato e in maniera più confusa. Tra le cause vi sono una continua esposizione a suoni troppo forti, un lavoro in ambiente rumoroso, un’otite trascurata, incidente o ereditarietà. In questo caso gli apparecchi acustici digitali sono una soluzione
Perdita uditiva elevata. Si parla di perdita di udito grave quando si riesce a sentire una persona che parla normalmente solo a meno di 1 metro di distanza. La perdita di udito va dal 60% all’80%. Sente poco, le parole risultano distorte o si percepiscono solo singoli spezzoni. In caso di grave perdita uditiva l’utilizzo degli apparecchi acustici è indispensabile.
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