La favorita del girone A è indubbiamente la Francia. La nazionale di Dechamps vuole emulare la Francia di Platini del 1984 e riportare i Bleus ai tempi d’oro. Nel suo collaudato 4-3-3 i punti di forza sono il centrocampo molto fisico, che garantisce equilibrio. L’attacco dà garanzie con Griezm
ann e Giroud. Il reparto che fa preoccupare è la difesa abbastanza penetrabile in particolare su situazioni di palla inattiva. Inoltre
mancherà per infortunio Varane del Real Madrid, punto di forza della difesa. Sullo stesso livello le altre tre squadre per il secondo posto.
La Svizzera ha molti talenti nella rosa Shaqiri, Xhaka, Rodriguez ed Embolo e calciatori d’esperienza, ma il tecnico Petkovic non ha ancora in mente il modulo adatto. Ha svariato tra un modulo con due punte di ruolo e nelle ultime gare con il 4-3-3. Il secondo ha evidenziato un problema in attacco, dove mancano un centravanti di ruolo e poca concretezza. I grattacapi sono però in difesa, dove manca spesso l’equilibrio tra i centrali con Djourou titolare. Gli elvetici punteranno molto sull’atletismo e l’organizzazione di gioco.
La Romania senza fuoriclasse che possano decidere le partite non sembra attrezzata a far bene. Oltre all’entusiasmo e la solidità di gruppo, si affiderà all’esperienza del tecnico Iordanescu che applica un cauto 4-2-3-1 che fa leva sulla difesa, con Tatarusanu in porta e il centrale Chiriches, che ha subito appena due reti nelle gare di qualificazione.
L’Albania del c.t. italiano De Biasi alla prima partecipazione, si presenta come la squadra più abbordabile. Gli albanesi non hanno comunque niente da perdere e possono essere una mina vagante come dimostra il buon girone di qualificazione. Il punto di forza è il gruppo unito intorno a giocatori che militano in Italia: Berisha, Hysay e Ajeti e Memushaj e il capitano Cana dell’Atalanta.
Articolo precedente
Prossimo articolo
Ti potrebbe interessare anche...
- Commenti
- Commenti su facebook