Replica alla lettera di Francesco Torellini apparsa su La Pagina del 1° giugno 2016
Gentile Direttrice,
vorrei poter replicare all’articolo: “La mentalità che sta distruggendo l’italianità all’estero”, apparso su “La Pagina” del 01.06.2016 a firma di Francesco Torellini.
Un articolo che ritengo offensivo nei confronti di tutti gli insegnanti che lavorano nei corsi di lingua e cultura italiana, come la scrivente.
Infatti egli ha paragonato i docenti degli Enti gestori a delle badanti che non sono mai riusciti a integrarsi nel sistema di lavoro svizzero e soprattutto assunti senza meritocrazia.
Purtroppo l’ex collega Torellini non è a conoscenza che la sottoscritta è laureata in Lingue e letterature straniere ed ha conseguito l’abilitazione all’insegnamento in tedesco lingua straniera.
Non riesco pertanto proprio a capire queste sue critiche infondate, inopportune e di bassa lega verso tutta la categoria dei docenti che si impegnano nei suddetti corsi e nelle scuole italiane all’estero.
Vorrei, a questo punto, far presente che il signor Torellini non ha potuto più insegnare nei Corsi, che ora tanto critica, della circoscrizione consolare di Zurigo perché non aveva un’elementare conoscenza della lingua tedesca, come richiesto dalla “Bildungsdirektion” del cantone di Zurigo.
Quindi chi non è mai riuscito a integrarsi nella Svizzera è invece lui e non chi attualmente insegna nei sopracitati Corsi, molto apprezzati dalle famiglie dei nostri alunni.
Peccato, inoltre, che il signor Torellini non fosse presente domenica 5 giugno presso la Casa d’Italia, dove si è tenuta la premiazione del concorso Bisdada, a cui hanno partecipato i ragazzi che frequentano i nostri Corsi, e la consegna degli attestatati di frequenza agli alunni dell’ultimo anno.
La Casa d’Italia era stracolma di alunni insieme ai loro genitori. Di conseguenza il nostro lavoro, a parte le assurde e offensive affermazioni di qualcuno, è molto stimato dalla comunità italiana locale.
Prof.ssa Flavia Targher
Docente- Corsi di lingua e cultura italiana