In carica ad Dipartimento dell’Ambiente urbano e della sicurezza della Città di Ginevra, l’italo-ginevrino Guillaume Barazzone assumerà le funzioni di Sindaco dal 1 giugno 2016 al 31 maggio 2017.
Chi è il Sindaco Barazzone
Da una famiglia di emigrati piemontesi, precisamente del Comune di Invorio in provincia di Novara, il giovane politico ha la doppia nazionalità e fiero di possedere anche il Passaporto italiano. Figlio di immigrati italiani di quarta generazione, il primo ad emigra fu il bisnonno Luigi si trasferì in Svizzera nel lontano 1896, quando molti italiani sceglievano mete oltre oceano. Il nonno intraprese gli studi dove insieme al papà Philippe, padre di Guillaume, sono diventati rinomati medici nella Città di Calvino.
Guillaume Barazzone non segue la carriera in medicina, ma bensì sceglie giurisprudenza e, dopo gli studi di alle università di Ginevra e Zurigo, ottiene anche un master alla Columbia law school di New York.
Inizia da giovane, appena 18enne, la sua carriera politica nel Partito Democratico Cristiano (PDC), dove ha assunto la presidenza dei giovani del partito. Oltre ad essere Consigliere Amministrativo della Città di Ginevra, subentrato a Pierre Maudet eletto al Consiglio di Stato, Barazzone, a 34 anni, siede anche al Parlamento svizzero dal 2013.
La SAIG e l’equipe di ciaoitalia.tv, lo ha incontrato per un’intervista che vi proponiamo di se-guito.
Cosa significa per Lei essere diventato il Sindaco di Ginevra?
Sono enormemente orgoglioso di essere il nuovo Sindaco di Ginevra dal 1 giugno. Enorme orgoglio perché in questa città sono nato e cresciuto ed vi ho appreso tutto quel che so. Tutti i giorni mi batto per migliorare la qualità di vita dei cittadini ginevrini.
Un motivo di orgoglio in più è anche dato dal fatto che Ginevra non è una città qualunque, ma una città che ha un rilievo a livello internazionale, composta da una popolazione estremamente diversificata, ginevrini, svizzeri e stranieri che provengono da tutto il mondo. Io stesso sono un esempio di quel che sto dicendo, avendo doppia nazionalità, svizzera e italiana.
Che sguardo si può dare a Ginevra, oggi?
Ginevra è un mélange di cose e situazioni. Abbiamo una Ginevra locale e la presenza di 250 organizzazioni non governativi, nonché una ventina di organizzazioni internazionali. Inoltre, Ginevra è divenuta la sede di moltissime riunioni per discutere dei problemi di tutto il mondo. Ma allo stesso tempo abbiamo una popolazione estremamente dinamica, con una grande energia e voglia di fare. E’ una città con un enorme potenziale, nonostante i problemi legati ad ogni grande città come la mobilità, la mancanza di alloggi a prezzi convenienti, ed il fatto che i giovani della mia generazione, se vogliono crearsi una famiglia, sono costretti a trasferirsi in Francia per contenere i costi di alloggio: questi sono problemi che meritano di essere regolati.
E al tempo stesso Ginevra gode di una coesione sociale che deve essere mantenuta. Inoltre debbono essere combattute le stigmatizzazioni contro gli stranieri.
La popolazione è piena di idee ed ha una grande voglia di metterle in pratica ed io, che voglio essere il Sindaco di tutti, che siano ginevrini, svizzeri o stranieri che qui risiedono, ho intenzione di convogliare e favorire tutte queste energie positive.
Quali saranno, a grandi linee, i vostri progetti in qualità di Sindaco?
Il ruolo del Sindaco è, come dicevo, quello di rappresentare tutti. Uno dei miei obbiettivi è quello di far conoscere Ginevra agli svizzeri tedeschi, per questo il cantone di Bäle sarà l’ospite d’onore alla festa che avrà luogo ai Bastioni quest’anno.
Sono convinto che bisogna pensare da ora all’avvenire per preparare il futuro, perché voglio che i giovani possano continuare a vivere in una città con una buona qualità di vita, come Ginevra, situata in un luogo naturale incredibile, basti pensare al lago che abbiamo ed alle montagne che ci circondano. E voglio anche che i giovani continuino ad avere un lavoro: questo è estremamente importante.
Ginevra vive un momento negativo. Come risponde Lei ai bisogni delle famiglie in termini di sicurezza?
In effetti Ginevra ha risentito un periodo negativo in questo settore. La criminalità nel cantone sta aumentando e gli sforzi della città e di Pierre Maudet (capo del Dipartimento dell’Ambiente urbano e della sicurezza) di aumentare il personale effettivo di Polizia cantonale ma anche municipale, si traducono ora con un aumento del 50% di effettivi. Inoltre sia la Polizia di prossimità, sia quella cantonale lavorano insieme per prevenire la criminalità.
Inoltre, bisogna dire che da quando sono arrivato sono state aperte altre due stazioni di Polizia, nei quartieri di Acacias e di Petit-Sacconex e, presto, il prossimo autunno, ne sarà aperta un’altra nel quartiere di Champel. Dunque possiamo dire che stiamo costruendo tutte le maglie affinché la catena per rinforzare la sicurezza nella nostra città. In questo settore c’è, purtroppo, tanto lavoro da fare e per tante persone. Ma sono convinto che tutti insieme ce la potremo fare.
Conclusa l’intervista, Carmelo Vaccaro ha ringraziato il Sindaco augurandogli un buon lavoro per il suo anno di Sindaco.
Carmelo Vaccaro e Alessandra Testaguzza