In giro per il mondo tra le mete portafortuna
Viaggiare costa una fortuna o viaggiare porta fortuna? Un interrogativo apparentemente banale e privo di senso ma…non per tutti.
O meglio: se al giorno d’oggi viaggiare può veramente costare una fortuna per molti, altri invece viaggiano proprio in cerca di fortuna…o per dirla tutta, per scacciare la sfortuna… Come? Incredibile ma vero e, soprattutto, semplice: basta scegliere come meta una o più tra le numerose destinazioni portafortuna. Non tutti ne saranno a conoscenza, ma sparsi per il mondo ci sono località e monumenti che al pregio artistico e al valore culturale uniscono anche un aggiunto valore scaramantico e beneaugurante riconosciuto e tramandato da vecchie leggende che affondano le loro radici nella notte dei tempi.
A cominciare da New York, la città dove cercare fortuna è la regola da quando il sogno americano incarnava le speranze di riscatto di intere generazioni di emigranti. Una visita newyorkese non può quindi prescindere dal rito portafortuna per eccellenza: piazzarsi dietro al famoso toro di Wall Street, opera dell’artista italo-americano Arturo Di Modica, e sfregare con forza i suoi testicoli.
Sembra che la scalata al successo sia assicurata…Se poi avete dei desideri da esaudire una capatina ad Hong Kong è d’obbligo: nella piccola regione di Lam Tsuen alcuni decenni fa un pescatore in fin di vita guarì miracolosamente e come dono alla sua buona sorte attaccò un piccolo bigliettino rosso all’albero del suo villaggio…albero che divenne presto l’Albero dei desideri di Fong Ma Po e i cui rami sono pieni di bigliettini rossi, tanto da essere stato definito anche l’albero dalle foglie rosse. Se invece il vostro desiderio è quello di trovare l’amore bisognerà passare dal Tempio d’Oro della città di Taipei e compiere il rituale per ingraziarsi gli dei offrendo loro zucchero, accendendo candele e incensi per rendere omaggio alle loro statue; una volta esauriti gli adempimenti voluti dalla tradizione per guadagnarsi il favore degli dei basterà portare con sé una piccola borsetta rossa con un minuscolo Buddha da cui non separarsi fino al giorno del matrimonio.
E se dopo aver trovato il grande amore a farsi desiderare è il pargoletto tanto sognato? Niente paura…basta fare le valigie e raggiungere Norimberga per visitare la Schöner Brunnen, la Fontana Bella, realizzata in stile gotico, che con i suoi 19 metri di altezza domina la piazza del mercato. Secondo la leggenda facendo girare i due anelli di ottone presenti sulla guglia della fontana per tre o sette volte, il desiderio di maternità sarà presto esaudito…ma se gli anelli di Norimberga non dovessero bastare, capatina a Parigi e visita alla tomba del giornalista Victor Noir, ucciso dal nipote di Napoleone, cui è stata dedicata una statua di bronzo che lo ritrae disteso con il cappello a fianco. Sembra che accarezzare le sue parti intime e lasciare fiori nel suo cappello aiuti la fertilità.
E veniamo agli acciacchi della vecchiaia, per i quali è invece consigliata una capatina ad Istanbul; da qui basterà poi raggiungere la moschea di Santa Sofia e inserire il pollice alla base della colonna di San Gregorio che si trova al suo interno. Se il pollice si bagnerà tutti i malanni guariranno grazie al pianto di acqua santa della colonna.
Simili le proprietà della Fontana della Salute di Singapore, simbolo di unità, armonia e gioia: immergere le mani nelle sue acque e assorbirne la sua energia positiva sembra sia un vero toccasana per ogni malattia. E per chi non ha la fortuna di potersi permettere viaggi tanto distanti? Nessun problema: le mete portafortuna ci sono, e numerose, anche in Italia…vi ci accompagneremo nel prossimo numero!
Isabella La Rocca