Secondo sondaggio gfs.bern: Le iniziative “AVS plus” e “Economia verde” hanno perso molto. Meno incisiva la tendenza negativa per la legge sulle attività informative
A due settimane dallo scrutinio delle votazioni federali, indette il 25 settembre, i risultati del secondo sondaggio di gfs.bern hanno rivelato una tendenza verso il “No” per le iniziative popolari “AVS plus” e “Per un’economia sostenibile ed efficiente in materia di gestione delle risorse”, mentre il referendum sulle attività informative potrebbe riservare una sorpresa.
Le possibilità, che “AVS plus” sarà accettata alle urne, sono minime. Già all’inizio della campagna di voto l’avvio non era promettente e nelle ultime settimane l’iniziativa ha perso ulteriori consensi. Nell’arco di due mesi il “Sì” ha perso 9 punti percentuali, passando dal 49% al 40% di consensi. Gli avversari sono progrediti di 9 punti e rappresentano il 52% di chi vuole bocciare l’iniziativa lanciata dai sindacati e che chiede un aumento del 10% delle rendite AVS. Il trend verso il “No” dovrebbe accentuarsi verso la fase finale della campagna come accade regolarmente per le iniziative popolari. Dall’8% di indecisi si deduce che la formazione dell’opinione è consolidata e che le intenzioni di voto rispecchiano le raccomandazioni dei partiti. I politologi di gfs.bern si aspettano di conseguenza la bocciatura dell’oggetto in votazione. Secondo l’istituto, anche se esiste un ampio consenso per un aumento delle rendite dopo decenni, molti aventi diritto al voto (perfino tra i pensionati) sostengono la riforma della Previdenza vecchiaia 2020, attualmente al vaglio del Parlamento, proposta dal ministro della sanità Alain Berset.
Era partita invece benissimo l’iniziativa per un’economia sostenibile. Nel primo sondaggio il 61% degli intervistati era favorevole al testo, che chiede a Confederazione, Cantoni e Comuni di adottare un’energia efficiente nella gestione delle risorse naturali entro il 2050. L’euforia è svanita e i “Sì” sono calati di 10 punti. Anche se l’iniziativa gode ancora di molte simpatie e dei favori del 51%, gli argomenti contrari iniziano ad avere effetto e i “No” hanno guadagnato 14 punti, con gli oppositori al 38%, mentre gli indecisi sono all’11%. L’istituto di ricerche gfs.bern ha adottato per la prima volta le estrapolazioni (applicazione, per analogia, a un campo conoscitivo diverso da quello proprio) e come per l’altra iniziativa, si attende il “No” tra il 52% e il 54%. Resta però prudente. Non è escluso il “Sì” per questa iniziativa capace di una maggioranza, perché in questo momento non è consolidata la formazione delle opinioni. Un altro indicatore sono anche gli argomenti del comitato promotore che trovano in molti intervistati (70%-80%) consensi. Molti desiderano mantenere le condizioni di vita per le future generazioni con più sostenibilità nell’ambiente.
Per il terzo oggetto in votazione, il referendum sulla Legge federale sulle attività informative (LAIn), cresce l’incertezza. La nuova legge, approvata dal Parlamento, dovrebbe fornire più competenze nei controlli elettronici al Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC). Rispetto al primo sondaggio i fautori sono diminuiti di 5 punti, ma restano chiaramente in maggioranza con il 53%, mentre la quota di contrari è rimasta invariata al 35%. Un’evoluzione rara per un progetto di legge delle autorità è la crescente indecisione tra gli intervistati. Di solito la quota diminuisce a favore dei due fronti, ma in questo caso gli indecisi sono saliti dal 7% al 12%. I sondaggisti spiegano l’inabituale evoluzione con la campagna di voto che ha disorientato i cittadini che avevano deciso inizialmente di votare “Sì”, senza riflettere sul testo della nuova legge. L’opinione formatasi rapidamente, grazie agli eventi di terrorismo e alla discussione su come prevenire la minaccia terrorista, è stata ridimensionata dall’argomento della generazione Internet, che teme che la protezione della sfera privata non sia più garantita da uno “Stato ficcanaso”. Nonostante la tendenza sia cambiata, per gfs.bern la legge dovrebbe essere accettata, con tutta la prudenza del caso, vista la complessità della legge.
G.S.