Gli esperti lanciano l’allerta: quest’anno il male di stagione arriverà prima, sarà più pesante e colpirà molte più persone
Il virus stagionale quest’anno colpirà almeno 6 milioni di persone solo in Italia: questa la stima della FIMMG, la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale, che ha reso noto che il virus ha già cominciato a colpire, anche se il picco è atteso per il prossimo mese di gennaio, con sintomi più aggressivi ed un previsto incremento dei soggetti colpiti, soprattutto tra le persone di mezza età.
Il primo virus, arrivato in Italia con un bambino africano, è già stato isolato alla fine del mese di agosto: si tratta del ceppo A/H3, ma ad esso si aggiungono alcune mutazioni dei già noti virus A/Hong Kong eB/Brisbane, che l’anno passato hanno costretto a letto milioni di italiani. Ed è proprio a causa di queste mutazioni che si teme una maggior diffusione tra la popolazione età compresa tra i 50 e i 60 anni. A questi si aggiungono bambini e anziani, inseriti tra le categorie più a rischio assieme ai malati cronici, per i quali si consiglia la vaccinazione. Inoltre, visto l’atteso anticipo della diffusione del virus, gli esperti consigliano di anticipare i vaccini già a fine ottobre, per non farsi trovare indifesi; a raccomandarlo è Silvestro Scotti vice segretario nazionale vicario della Fimmg, in occasione del Congresso nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale: “L’arrivo in anticipo del virus e alcune sue mutazioni minacciano una sua più vasta diffusione anche nella fascia di età 50-60 anni. Per questo è più che mai consigliato vaccinarsi tra fine ottobre e primi di novembre”. A far prevedere un’ondata influenzale più pesante del solito sono soprattutto due fattori, spiega invece Tommasa Maio, Segretario nazionale Fimmg Continuità assistenziale: “Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate. In secondo luogo, i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità, contengono piccole mutazioni che predispongono ad una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia. Ogni anno, le complicanze dell’influenza provocano la morte di ottomila persone, soprattutto anziani e dunque quest’anno è più che mai necessario vaccinarsi per tempo, soprattutto se si appartiene ad una categoria a rischio: ultrasessantacinquenni, diabetici, immunodepressi, cardiopatici, malati oncologici, donne al secondo e terzo trimestre di gravidanza”. Inoltre, il nuovo ‘Calendario della vita’, presentato nelle scorse settimane dalla Fimmg, dalla Federazione dei pediatri Fimp e dalla Società di Igiene Siti, consiglia quest’anno la vaccinazione anche per le persone sane tra i 50 e i 60 anni, che a causa della mutazione del virus saranno le più colpite dall’influenza.
Chi proprio non volesse vaccinarsi farà bene a prendere altre precauzioni, magari provando a difendersi con una corretta alimentazione. Le vitamine e i minerali sono utili per cercare di evitare l’insorgenza di virus influenzali, perché incrementano le difese del nostro corpo. Frutta e verdura sono tra gli alimenti più indicati a tal proposito.