Il più importante festival di musica italiana nel mondo sbarca in Cina, Giappone, Stati Uniti, Canada e Gran Bretagna
I protagonisti del Hit Week 2016, il più importante Festival dedicato alla diffusione della musica e della cultura italiana nel mondo, sono stati Max Gazzè e i Negrita, cui si sono aggiunti altri artisti, voci ‘emergenti’ ma di spicco: sin dalla prima edizione il festival si è infatti rivolto anche alle giovani generazioni.
Nella maggior parte delle date del ‘world tour’ si sono così alternati come special guest il rapper e cantautore Coez, il cantautore Giò Sada e la band romana Zephiro. Il Festival si è svolto dal 7 al 24 ottobre con un world tour unico, fatto di dodici concerti nelle più importanti città del Nord America, del Regno Unito e dell’Oriente.
E veniamo agli ambasciatori della musica italiana nel mondo per questo 2016, cominciando da Max Gazzè: l’artista romano che si è esibito il 9 ottobre a Toronto, arriva da un trionfale tour che ha girato in Italia e poi in Europa, per poi imbarcarsi in quest’esperienza che lo ha visto impegnato in varie tappe in giro per il mondo prima di tornare ad esibirsi in altre date del suo tour a Roma e a Milano.
Dopo Toronto è stata la volta di Los Angeles, dove Gazzè ha offerto un’esibizione memorabile in uno dei locali cult della musica, il Whisky a Go Go, riscuotendo un grande successo di pubblico con le sue più famose canzoni, da ‘Mille volte ancora’ a ‘La musica può fare’. “Ormai ho fatto un po’ di esperienza all’estero – ha dichiarato Gazzè – e ricordo che all’inizio ai miei concerti non c’era quasi nessuno; poi la gente ha cominciato ad arrivare ed è cresciuta in modo esponenziale. E’ come me una piantina, che se curata diventa albero. Esibirsi live e suonare all’estero per gli artisti italiani che amano performare sul palco è molto importante. Il pubblico straniero può tranquillamente accettare la nostra musica come facciamo noi con quella inglese, quella spagnola e quella francese. E’ una questione di cultura e abitudini: gli americani poi hanno una predisposizione in questo senso, ma serve un lavoro da parte delle case discografiche e che iniziative come Hit Week vengano sostenute e non osteggiate o smantellate. Lentamente il mondo diventa sempre più piccolo, anche in questo modo, e la musica non ha più confini legati alla lingua, ma serve uno sforzo congiunto”.
I Negrita, già veterani del festival Hit Week, sono tornati a promuovere la musica e la creatività artistica del nostro Paese dopo 4 anni dalla loro ultima apparizione al Festival, regalando uno show graditissimo.
”Non è solo un motivo per andare a fare concerti: ne abbiamo fatti una quantità industriale negli ultimi cinque anni, potevamo anche riposarci e dedicarci all’album. Invece no. No, perché Hit Week è un appuntamento che sta diventano una consuetudine per noi. È la nostra quarta edizione in giro per il mondo: siamo andati in Cina e negli Stati Uniti. Questa volta sarà un vero giro del mondo”, racconta Pau, leader e voce della band.
“La cultura del mandolino è stata sepolta da decenni. Sono, credo, dieci anni che Hit Week è in voga, sta diventando un appuntamento fondamentale per tutti gli italiani all’estero. Può sembrare un limite, invece credo sia un punto di forza: avere un pezzo di cultura che ti raggiunge, lontano da casa, è una bella cosa. Lo si legge negli occhi di chi ci viene a vedere. Poi Hit Week riesce sempre a coinvolgere tanti indigeni”.
Il Hit Week Festival, realizzato con la partecipazione di FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) è nato a Roma nel 2007 da un progetto di Music Experience Roma S.r.l , società fondata nel 2003 da un gruppo di professionisti del settore.
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foto: Ansa