Caro Presidente Renzi, questa lettera che ci hai inviato a noi italiani nel mondo arriva molto, ma molto in ritardo. Mi chiedo, se lo stesso passo l’avresti fatto anche senza il Referendum della riforma costituzionale, sicuramente NO. Se pensi che siamo degli imbecilli, ti sbagli di grosso. Se veramente ci tenevi agli italiani nel mondo, ci avresti consultato quando la legge era in Parlamento, o almeno ci avresti dovuto fare consultare dai Parlamentari eletti all’estero, per capire come la pensavamo. Personalmente sono un elettore di centro sinistra, ho votato per questo Governo e per i Parlamentari che ti sostengono, tu cosa fai? Te ne infischi di noi e hai scritto questa lettera dopo l’appello di Berlusconi, quando hai capito che in Italia non hai più i voti necessari, affinché questa riforma possa passare. Come detto in precedenza, ti stai rivolgendo agli italiani all’estero a tempo scaduto.
Ti saresti dovuto rivolgere a noi, non con la o le lettere, ti saresti dovuto rivolgere a noi con i fatti! Oggi i fatti dicono che hai affossato i servizi della diplomazia italiani all’estero, Ambasciate, Consolati, Comites, Cgie, i Corsi di lingua e cultura italiana per i nostri figli e la cultura in generale; hai affossato i Patronati con i continui tagli delle due ultime finanziarie e chissà cosa ci aspetta con questa in corso di elaborazione, mettendo in crisi tutti, giovani ed anziani. Non hai avuto pietà per chi si è costruito una piccola proprietà in Italia, accanendoti al massimo su Imu, Tasi e Tari, per i giovani, ma anche per pensionati non siete stati capaci di istruire i comuni sulle agevolazioni, che sono previste per quest’ultimi, che spettavano loro per diritto acquisito. Hai istituito il canone Rai anche ai residenti all’estero, quando tutti noi lo paghiamo già nei paesi di nostra residenza. Dopo tutti questi disastri, ci vuole veramente una faccia tosta per chiederci di votare a favore di una riforma pasticciata senza capa e senza coda.
Caro Renzi, hai ragione quando dici nella lettera, che nessuno meglio di noi, che viviamo all’estero, sa che il nostro paese sia rispettato fuori dai confini, questo rispetto ce lo siamo conquistato da soli sul campo, non per merito tuo, o di chi ti ha preceduto. Veramente, in questi due anni e mezzo che tu sei Presidente del Consiglio, all’estero si sono fatti un’idea di politica italiana debole e inconcludente, dell’onore e dell’emozione che tu menzioni, come dell’Italia istituzionale, non c’è neanche l’ombra. Dici bene, quando dici, che l’Italia ha un enorme bisogno di essere rispettata, purtroppo quello che manca e mancherà sempre affinché c’è questo governicchio che tu rappresenti. Certo che dobbiamo continuare a migliorarci, ma lo possiamo fare solo se passa il No.
Caro presidente, le uniche cose certe di questa riforma sono: la cancellazione dei Senatori eletti all’estero, l’immunità dei Consiglieri Regionali e Sindaci, che saranno chiamati a fare i Senatori nominati dai Consigli Regionali, la limitazione della sovranità del popolo italiano dentro e fuori i confini, la disparità tra Regioni a Statuto speciale da quella a Statuto ordinario, alla limitatissima semplificazione, che vi sciacquate tanto la bocca, vedi l’art. 70, come Articolo emblematico, gli altri non sono di meno. Infine questa riforma non riduce nessun costo, diciamo che li limita, ma questo sarebbe potuto avvenire anche senza la riforma bastava averlo voluto. Da elettore di centro-sinistra voto NO, perché non ho intenzione di scivolare nel populismo più sfrenato, regalando il futuro del nostro Paese e dei nostri figli a gruppi che non hanno la cognizione dello Stato. Come ha affermato il Presidente Emerito della Corte Costituzionale Flick, nel dubbio voto NO. Spero che, la maggioranza degli italiani all’estero da questo sunto di motivazioni, nell’urna si esprima con un convinto NO.
Caro Renzi, per concludere questo mio pensiero, da elettore di centrosinistra lo concludo affermando quando segue: il mio voto non è contro la tua persona, è contro il metodo come sei arrivato a questa riforma, ma anche nel merito, non potevi trovare altro modo come complicarci la vita, senza ottenere in cambio nessun miglioramento, ma l’onero di aver spaccato l’Italia elettoralmente parlando in due. Se veramente vuoi bene alla nostra amata Patria, fai un passo indietro, che sei ancora in tempo, prima che ci arrivano i plichi, per non andare incontro ad una sonora batosta all’Americana, per intenderci, intanto risparmiamo oltre 400 milioni di Euro, da devolvere alle emergenze del momento, però in cambio avresti molte più soddisfazioni nel prossimo futuro, cioè il tuo ritorno alla grande alla guida dell’Italia nelle eventuali votazioni di primavera. Fermo restante che la riforma bisogna farla, però con la collaborazione di tutti gli Italiani, dentro e fuori i confini, come, votando una Assemblea Costituente di cento Costituzionalisti che se ne intendono di Costituzione, in rappresentanza di tutti i gruppi politici presenti oggi in Parlamento, naturalmente senza oneri aggiuntivi. Altrimenti il tuo declino è segnato per sempre. A buoni Intenditori poche parole. Aggiungo pure, che questa tua lettera si rivelerà un passo falso ai fini del risultato finale, non solo, ha voto consumato, non ci saranno ne vinti, ne vincitori, ha perdere sarà solo e unicamente tutta l’Italia e gli italiani dentro e fuori i confini.
Ticchio Giuseppe
Cittadinanza Solidare