Liquido trasparente, senza aroma e incolore «Composto chimico trasparente privo di odore e di sapore, la cui molecola è composta da due atomi di idrogeno legati a uno di ossigeno, ubiquo in natura sotto forma di vapore, liquido e solido (ghiaccio) e ritenuto da Empedocle, Aristotele e altri filosofi antichi uno dei quattro elementi costitutivi dell`universo (insieme al fuoco, l`aria, la terra)» (Vocabolario della lingua italiana, Devoto-Oli). Per Talete, Plutone oltre ai succitati grandi pensatori dell`antichità, l`acqua ha sempre rappresentato l`elemento fondamentale dell`universo e della vita, l`origine, il principio creatore, materiale delle cose. Insieme all`aria, al fuoco, alla terra, attraverso la loro unione e la loro separazione, tutto nasce e tutto si dissolve.
Il termine in questione ci ricorda le terme, le cure idropiniche, il liquido ammiotico, la pioggia, l`orina, la linfa, il liquore, la gattamorta, l`acqua stagnante, morta, dolce, corrente, cheta, dei fiumi, dei laghi.
Numerosissime sono le locuzioni che usano la parola acqua nel linguaggio comune. Ne citiamo solo qualcuna.
Fare un buco nell`acqua: fallire in un’impresa, sbagliare una previsione, un obiettivo. Per esempio, qualora nella consultazione referendaria del 4 dicembre, prevalessero i NO sarebbe un grave smacco, appunto „un buco nell`acqua“ per Matteo Renzi che la riforma costituzionale l`ha pervicacemente voluta.
Acqua e sapone: di ragazza sincera, schietta, spontanea, pulita, limpida, con il viso privo di trucchi.
Affogare in un bicchiere d`acqua: smarrirsi per un nunnulla, perdersi in una sciocchezza.
Lavorare sott`acqua: agire di nascosto, segretamente. Azione tipica delle spie.
Scoprire l`acqua calda: affermare qualcosa di ovvio, di scontato.
L`acqua alla gola: trovarsi alle strette, essere in difficoltà.
Acqua in bocca: invito, esortazione a non rivelare un segreto.
Essere un pesce fuor d`acqua: trovarsi a disagio. Per esempio, ad un dibattito non avere una propria opinione, non sapere da che parte schierarsi.
All`acqua di rose: blando, superficiale.
Tirare l`acqua al proprio mulino: perseguire il proprio interesse.
Gettare acqua sul fuoco: minimizzare, attenuare una disputa, alleggerire una situazione.
Acqua passata: avvenimento trascorso e ormai destituito di ogni importanza.
Confondere le acque: creare uno stato di confusione, d’incertezza.
Smuovere le acque: sbloccare una situazione.
Della più bella acqua: perfetto, come una gemma, una pietra preziosa.
E`opinione comune ritenere che di fronte alla sete o alla fame, giunti ad un pericoloso limite di sopportazione, è molto più importante disporre di un bicchiere d`acqua che di un piatto di spaghetti. Iinfine, quando „si rompono le acque“, brindiamo al buon evento: da una qualche sala parto del mondo è nato un nuovo essere umano e qualcuno, una specie sempre più rara nella nostra società obsolescente, oligomerica, infeconda, ha contribuito a impolpare l’asfittico indice demografico dei popoli occidentali.
Paolo Tebaldi