“Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri”. Il caso è chiuso!
“Questo è il quarto governo non eletto dal popolo! Non se ne può più”. È vero, non se ne può più di frasi fatte e tormentoni, per giunta errati, che indottrinano il popolo verso il falso. Frasi come quelle inneggiate in questi giorni, e non solo, da Grillo e dai suoi adepti non fanno altro che confusione e basta. Bisogna sapere a chi dare voce, è vero….ma è anche vero, soprattutto, che bisogna sapere chi ascoltare. E non è detto che chi più strilla abbia nelle mani la verità assoluta. L’ultimo tormentone, fresco-fresco, è quello del quarto governo nato non dalla libera scelta del popolo che è stato privato del voto, ma imposto da chi? Da Mattarella.
Il Capo di Stato Sergio Mattarella, si è preso la briga, dopo il ritiro di Matteo Renzi, di nominare un sostituto. Quello che ancora non è chiaro, però, è che la Costituzione lo prevede, per la precisione l’Art. 92: Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri e, su proposta di questo, i Ministri.
Il Presidente della Repubblica, in questo caso Sergio Mattarella, ha nominato il Presidente del Consiglio, in questo caso Gentiloni e prima di lui Renzi, Letta e Monti furono nominati da Napolitano. Stop. Non siamo noi “popolo” a decidere chi mettere alla Presidenza del Consiglio.
Nonostante ciò non si fa altro che gridare a questa mancanza di voto, al popolo privato della democrazia. L’errore è quello di credere, e credere troppo facilmente, a quelli che fanno troppo rumore, che ci incantano con i loro modi di fare da giustizieri del popolo e che sanno usare le parole chiave: “popolo”, “giustizia”, “democrazia”, insieme a “privati”, “illegittimo”, “votazioni”… parole che, insieme ad altre e mescolate ad hoc, riescono a generare malcontenti, aizzare le folle, creare veri e propri eserciti rabbiosi contro chi rappresenta il “Governo illegittimo”.
Gli alchimisti delle parole giuste, come Di Maio, Di Battista, Salvini, un po’ meno la Meloni, usano come maggiore mezzo di informazione il web e i canali più utilizzati dal popolo, piattaforme come Facebook o Twitter sono veri e propri fucine dove reclutare adepti che, ingannati dal loro spirito salvifico, sono pronti ad immolarsi e battersi contro tutto e tutti.
Aveva ragione Mentana quando chiamava webete il popolo di internet perché non è possibile credere senza riserve, senza nemmeno il minimo scrupolo né la semplice curiosità di controllare se sia vero quando sostengono senza mezzi termini che “il governo è illegittimo” perché non è stato “eletto dal voto dei cittadini”.
Ma non lo sanno che è la Costituzione, che è stata difesa proprio dagli stessi Salvini, Di Maio, Meloni, a sostenere che la nostra è una democrazia parlamentare? Parlamentare, non presidenziale! È in Parlamento (che è espressione popolare) che si creano le maggioranze a sostegno del Presidente del Consiglio, scelto dal Presidente della Repubblica. Ma chiedere un governo eletto dal popolo, non diventa incostituzionale? Si fa presto a entrare in confusione e “loro” lo sanno benissimo, è per questo che strillano tanto forte, in modo che le uniche voci che riusciamo a sentire siano le loro.
L’uso di internet, purtroppo, ha anche il potere di dare troppo spago ai webeti che se avessero cercato per un attimo…anzi googlato semplicemente “Chi elegge il Presidente del Consiglio” gli si sarebbe aperto il mondo, oltre che la mente.
Perché è vero che “La sovranità appartiene al popolo”, come dice l’Art. 1 della Costituzione che però dice anche che il popolo “la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione” e la Costituzione dice che la nostra è una democrazia parlamentare. Il caso è chiuso!
Eveline Bentivegna
foto presa da facebook