Un’ondata di gelo ha investito tutta l’Europa. In Italia 8 decessi a causa delle basse temperature. Appello di Papa Francesco e aiuti per i clochard
Il mal tempo si è abbattuto impetuoso su tutta l’Europa e non si è risparmiato con le vittime. Nel vecchio continente, infatti, si gela e le temperature si fanno letali tanto che il numero dei morti in alcune zone è molto alto.
Il gelo di questi giorni ha colpito in Ungheria dove le temperature scese fino a -24 e venti gelidi che soffiano a 90 km orari hanno fatto scattare nel Paese l’emergenza freddo e, secondo quanto annunciato dall’Ong Social Forum Ungherese, da novembre sono morte di freddo 80 persone, il doppio dello scorso anno nello stesso periodo. Almeno 20 persone sono morte all’aperto, 27 all’interno delle loro case non riscaldate e 33 in ospedale o in istituti di cura. La più giovane aveva 35 anni, la più vecchia 89.
Altri numeri da paura sono quelli registrati in Polonia, dove è salito a 53 persone il tragico bilancio delle persone morte di freddo dallo scorso novembre a causa delle basse temperature che hanno colpito la Polonia. 7 morti assiderati solo nella notte fra venerdì e sabato scorso. Le temperature in tutto il paese erano intorno a -20 gradi sotto zero, all’aeroporto di Katowice nel sud del paese è stata registrata la temperatura record di -29 gradi. L’ondata di freddo secondo le previsioni durerà fino a mercoledì. Il freddo artico ha colpito anche la Finlandia, la Germania e la Bosnia. Soprattutto in Finlandia sono attese temperature fino a -40 nel Nord del Paese stando a un’allerta lancia dall’istituto meteorologico di Helsinki.
Il freddo non ha risparmiato l’Italia dove sono stati registrati anche delle morti, otto in tutto, a causa delle basse temperature oltre che per incidenti, come è accaduto alla donna scivolata malamente nel ghiaccio ad Altamura. L’ultima vittima è un pensionato di 81 anni di Capriano (Monza). L’uomo, da tempo malato di Alzheimer, è stato trovato morto per ipotermia a ridosso del fiume Bevera a Briosco, non lontano da casa sua, in Brianza. Era scomparso nel tardo pomeriggio di ieri da casa sua, si era allontanato con indosso solo un maglione e le ciabatte, probabilmente ha perso l’orientamento non riuscendo a rientrare. Ma oltre a lui sono tanti i senza tetto che non sono riusciti a superare le temperature gelide della notta, un uomo di 44 anni ad Avellino, un romeno 46enne a Messina, un indiano 47enne ad Anversa, un polacco 48enne a Firenze, un 50enne a latina, un polacco 66enne a Milano, un tunisino 72enne a San Benedetto del Tronto. Tutti senza fissa dimora, o clochard, che hanno subito le conseguenze della nottata gelida. Per questo motivo, per cercare di limitare i danni, diversi comuni hanno aperto ricoveri per ospitare i senzatetto e decine di volontari battono le strade delle città per distribuire coperte e bevande calde.
Anche Papa Francesco ha voluto lanciare un appello “In questi giorni di tanto freddo penso e vi invito a pensare a tutte le persone che vivono per la strada, colpite dal freddo e tante volte dall’indifferenza. Purtroppo alcuni non ce l’hanno fatta. Preghiamo per loro e chiediamo al Signore di scaldarci il cuore per poterli aiutare” ha detto dopo l’Angelus in Piazza San Pietro. Dormitori aperti 24 ore e, per i senza dimora che non vogliono muoversi da dove stazionano di solito, in dono sacchi a pelo speciali resistenti fino a 20 gradi sotto zero sono le iniziative dell’Elemosineria apostolica per i clochard a Roma, per volontà di papa Francesco. A Roma è stato organizzato un incontro sull’emergenza maltempo nel Dipartimento della protezione civile con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni: “Si sta lavorando con il massimo impegno per ridurre e far fronte ai disagi che si stanno vivendo in buona parte d’Italia”, ha detto il premier che ha anche voluto “ringraziare tutti i volontari che si stanno adoperando in queste ore per aiutare coloro che sono in difficoltà”.