Quarta sconfitta in campionato della Juventus, la Roma e il Napoli sono più vicini, la Lazio supera l’Atalanta, sempre più lontana la salvezza per le ultime tre in classifica
La meritata vittoria della Fiorentina sulla Juventus rimescola le carte del campionato e dà un’iniezione di fiducia alle avversarie Roma e Napoli che tallonano la squadra di Allegri. Il campionato si riapre con la Juventus in affanno e le avversarie che stanno trovando un rendimento costante e continuità nei risultati. A Firenze la Juventus è stata irriconoscibile, la brutta copia della squadra solida e concreta, mai in partita e all’altezza del suo valore. Soprattutto in trasferta, dove sono nate le quattro sconfitte in campionato, la Juventus è meno sicura e non ha una regolarità di rendimento. I precedenti allarmi in alcune gare, specie nella fase difensiva, sono riaffiorati a Firenze. Non solo la difesa, spesso cambiata da Allegri, ma anche il centrocampo è un tallone d’Achille: mai una manovra all’altezza per servire gli attaccanti e il filtro a sostegno della difesa è venuto a mancare. È in questo reparto che la Juventus ha perso la partita, sovrastato dal terzetto della Fiorentina Badelj, Vecino e Borja Valero. La Fiorentina, motivata dall’avversario storico rivale, ha vinto anche per i suoi grandi meriti, oltre ai demeriti della capolista, giocando la partita perfetta, costruita su pressing, aggressività e ritmi alti che hanno sorpreso la Juventus, messa in difficoltà con le sue stesse armi. Il tecnico viola Paulo Sousa è stato bravissimo a preparare e interpretare la partita sia tatticamente sia dal punto di vista psicologico e i suoi giocatori non hanno sbagliato praticamente nulla. La Fiorentina ha grandi qualità e giocatori giovani e di talento, capaci di prestazioni maiuscole, ma il suo problema stagionale è di essere poco costante. Sarà compito dei due allenatori risolvere i problemi: Allegri dovrà rilanciare e rimotivare la Juventus e farle ritrovare l’atteggiamento vincente e Paulo Sousa dovrà lavorare sulla psicologia dei suoi giocatori.
Sembrava relegata alla lotta per il secondo posto, ma la Roma, virtualmente a quatto punti dalla Juventus, rientra nella lotta scudetto dopo lo scivolone della capolista. La squadra di Spalletti sembra aver trovato continuità di risultati e personalità. La gara vinta di misura soffrendo sul campo dell’Udinese con una squadra rimaneggiate, ne è la prova. La Roma è diventata cinica, costruisce la vittoria su un gol di Naingollan dopo 12’ con una prestazione collettiva positiva sotto l’aspetto della mentalità e dell’equilibrio tra reparti. I giallorossi peccano però sotto porta, incapaci di chiudere la gara per i troppi errori. Soprattutto Dzeko di palloni ne sbaglia parecchi e dopo aver strascinato i suoi a inizio stagione è imploso. Al momento la Roma sembra poterne farne a meno se manterrà l’atteggiamento vincente visto contro l’Udinese.
Il Napoli sbriga la pratica Pescara solo nel secondo tempo, dopo avere incontrato inaspettate difficoltà a superare il muro degli abruzzesi che hanno giocato i primi 45’ con tenacia e una lodevole organizzazione tattica. Ma appena il Napoli ha cambiato atteggiamento, ha fatto valere la sua superiorità tecnica e nel giro di quattro minuti è arrivata la svolta con i gol di Tonelli e Hamsik che hanno piegato la resistenza del Pescara. Poi gara è stata tutta in discesa fino al colpo di grazia del solito Mertens a pochi minuti dalla fine. La squadra di Sarri ha avuto il merito di mantenere la calma e di affidarsi al suo gioco offensivo che al risultato, ma saranno altre avversarie a dire se il Napoli potrà puntare in alto, già dalla prossima gara a San Siro contro il Milan. Il Pescara non esce dalla palude della zona retrocessione e senza una vittoria sul campo in 20 giornata la dice lunga sulla qualità della rosa per affrontare la massima serie.
La sfida tra le rivelazioni del campionato la vince la Lazio, che in rimonta sconfigge un’Atalanta brava a tenere testa fino alla fine. Tre punti che alla squadra di Inzaghi permettono di consolidare il quarto posto restando in scia della Champions League, invece i bergamaschi restano in zona Europa League dopo aver sperato di sorpassare i rivali in classifica. Lazio irriconoscibile nel primo tempo, cambia tattica nella ripresa e sulle ali del pari trovato al 45’, ritrova il gioco con il collaudato 4-3-3 e dopo il vantaggio di Immobile e brava a gestire gli attacchi dell’Atalanta e a portare in porto la vittoria con merito. La squadra di Gasperini è apparsa confusa quando ha provato a pareggiare e ha sentito la mancanza di Kessiè (Coppa d’Africa) e Gagliardini, passato all’Inter.
Bellissima partita tra Torino e Milan finita con un 2-2 sostanzialmente giusto. È stata una gara emozionate e combattuta, con molti errori e dai due volti, con i granata quasi perfetti nel primo tempo chiuso in vantaggio di due reti e un rigore sbagliato da Ljajic. La ripresa il Torino cede e con alcuni errori di troppo in fase difensiva, permette al Milan di pareggiare. Molti i meriti dei rossoneri che hanno superato un altro esame di maturità reagendo con grande personalità a un brutto primo tempo. La corsa alla Champions si complica per la squadra di Montella e contro il Napoli non ci sarà Romagnoli, espulso e il Torino deve fare mea culpa per avere dissipato l’ottima prestazione di inizio gara.
Ancora in rimonta, l’Inter riaggiusta una partita complessa e trascinata da Icardi batte il Chievo e conquista la quinta vittoria consecutiva in campionato. Il nuovo tecnico sta trasformando l’Inter, non ancora perfetta, ma dalle qualità di grande squadra che sta ritornando protagonista in campionato, almeno per un posto in Champions League, dopo essere stata allo sbando nella gestione De Boer. Il nuovo tecnico è realista, conosce bene i difetti del calcio italiano e lavoro con accuratezza riportando giocatori chiave come Icardi, Perisic, Joao Mario e Brozovic ad alti livelli. La squadra ha una sua identità, un equilibrio dal centrocampo, i punti di forza sulle fasce, all’attacco con Icardi garante del gol. I grandi progressi si sono visti su carattere e personalità, Icardi grande esempio. Il progetto Inter grande squadra ha iniziato il suo corso. Complimenti al Chievo che ha tentato di fare risultato con una gara accorta, arrendendosi solo nel finale alla superiorità dell’Inter.
Il Cagliari dimentica la sconfitta amara contro il Milan e travolge il Genoa con quattro reti di Borriello (2), Joao Pedro e Farias. La prima vittoria dei sardi nel 2017 mette al sicuro la classifica costruendo la salvezza quasi esclusivamente con la partite interne. In casa il Cagliari si esprime ad alti livelli e anche contro il Genoa reagisce con determinazione allo svantaggio di Simeone. Per il Genoa ora è allarme dopo la quarta sconfitta consecutiva, figlia di un atteggiamento rinunciatario dopo l’illusione del vantaggio. In zona salvezza continua a fare punti l’Empoli che conquista un pari meritato sul campo della Sampdoria e aumenta il vantaggio sul terzultimo posto a 8 punti. Gara equilibrata con tante occasioni, ma poca concretezza in zona gol. I toscani avrebbero potuto fare bottino pieno se Mchedlidze avesse realizzato il rigore. Il Palermo non ne approfitta e s’illude con il gol di Quaison sul campo del Sassuolo prima di crollare. Come spesso capita, i siciliani si disuniscono dopo un inizio incoraggiante e permettono al Sassuolo prima di ribaltare il risultato e poi di dominare la gara. Merito anche degli emiliani che reagiscono a un inizio confuso e rinunciatario, ritrovando il gioco e l’apporto di Berardi, titolare dopo cinque mesi di infortunio. Il Sassuolo torna alla vittoria dopo quattro gare e sembra rinato, mentre il Palermo è alla deriva. Il Crotone ha sciupato l’ennesima occasione di ridare slancio alla sua classifica precaria, ma dopo la sconfitta interna contro il Bologna, la salvezza ormai è solo un miraggio. D’altronde il Crotone non ha le qualità tecniche per affermarsi in Serie A e l’orgoglio e la determinazione non bastano. Il Bologna ha avuto facile vita a gestire il gol di Dzemaili e con i tre punti si rilanciano e fanno un passo avanti verso la salvezza.
G.S.
foto: Ansa