Secondo il Servizio Meteorologico del Regno Unito l’anno appena iniziato ci regalerà temperature molto alte anche se non come il 2016
Anche il 2017 si preannuncia come un anno particolarmente caldo, non tanto quanto quello appena passato ma comunque caldo. La previsione è del Met Office, il Servizio Meteorologico nazionale del Regno Unito, secondo cui l’anno che sta per aprirsi guadagnerà la medaglia di bronzo fra i tre più caldi dell’ultimo secolo e mezzo.
Il dato, sottolineano gli esperti, non deve far dubitare del cambiamento climatico in atto. L’elemento di spicco che farà la differenza, secondo l’ente britannico, sarà l’assenza del El Nino, il fenomeno naturale periodico che scalda le acque del Pacifico tropicale con effetti a cascata in altre aree del Pianeta e che ha contribuito a rendere il 2016 l’anno più caldo della storia. Secondo le previsioni del Met Office la temperatura globale nel 2017 dovrebbe essere di 0.75°C oltre la media 1961-1990, a differenza dei +0.84°C registrati nel 2016 sui quali però El Nino ha ha contribuito solo per 0,2 gradi: “I gas serra in aumento sono la causa principale del riscaldamento iniziato nell’era industriale”, hanno infatti ribadito i climatologi. “Questa previsione, per cui è stato usato un nuovo supercomputer del Met Office, rafforza la stima precedente su un 2017 molto caldo a livello mondiale ma che difficilmente supererà il 2015 e 2016, gli anni più roventi mai registrati dal 1850”, spiegano ancora gli scienziati. Stando all’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite, la temperatura globale del 2016 sarà di ben 1,2 gradi superiore rispetto ai livelli preindustriali.
Ci avviciniamo così alla fatidica soglia di 1.5-2°C fissata a livello internazionale dalla conferenza di Parigi sul clima per scongiurare gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico.
Guardando al passato si deve rilevare che mai la Terra si è scaldata ai ritmi di oggi. “Negli ultimi 30 anni ci siamo mossi in un territorio eccezionale, mai visto negli ultimi mille anni. Non c’è alcun periodo che ha il trend visto nel ventesimo secolo”, ha spiegato Schmidt, direttore del Goddard Institute for Space Studies della Nasa. Con questo ritmo crescente del riscaldamento globale, quindi, il Pianeta si riscalderà nei prossimi cento anni ad una velocità almeno 20 volte superiore rispetto alla media storica, secondo la Nasa.
Ed è proprio del trend nel lungo periodo che bisogna preoccuparsi: se non ci sarà interruzione in questa escalation si avrà di certo un problema cronico per la società nei prossimi cento anni.
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foto: Ansa