La Juventus blinda la vetta e si dedica alla Champions League, ancora convincenti vittorie di Roma e Napoli, ristretta a quattro squadre la lotta per i posti in Europa League, prima vittoria sul campo del Pescara, esonerato Juric del Genoa
Sulla Juventus in campionato poche considerazioni. La pratica Palermo, la squadra di Allegri l’ha sbrigata in scioltezza, anzi è stato un allenamento in vista della sfida al Porto negli ottavi di Champions League, anche se la prova non è stata del tutto convincente. Allegri prova altre soluzioni di modulo intorno al gruppo di titolarissimi per affrontare i prossimi determinanti mesi, con l’obiettivo dichiarato del tecnico di volere arrivare fino in fondo in tutte e tre le competizioni; scudetto, Coppa Italia e Champions League. Un traguardo ambizioso il triplete e le rotazioni continue nelle formazioni indicano lo sforzo di Allegri di trovare i moduli idonei ad affrontare le sfide, avendo a disposizione la rosa al completo. Per ora segue l’ultimo modulo, il 4-2-3-1, ma non è detto che lo proporrà contro il Porto, dove potrebbe optare per una formazione che si adatti all’avversario. Al Palermo, mai in partita, restano la dignità e l’impegno dei suoi giovani e la consapevolezza di dovere programmare la Serie B.
Le inseguitrici continuano a impressionare, ma non riducono lo svantaggio sulla Juventus. Roma e Napoli sono costrette a vincere le restanti 13 partite e sperare in un rallentamento della capolista. Dopo la brillante prova in Europa League contro il Villareal, la Roma è perfetta anche in campionato contro l’ostico Torino. Ai giallorossi sono bastati 20 minuti per mettere al sicuro il risultato dimostrando la loro crescita sia sul gioco sia sull’intelligenza tattica. Spalletti ha dato equilibrio alla squadra in tutti i reparti. La difesa è stabile e in attacco Dzeko continua a segnare con regolarità sostenuto dalla capacità dei centrocampisti di impostare manovre che creano occasioni da gol con facilità. La Roma ha mostrato anche tanta umiltà che serve a raggiungere traguardi ambiziosi. I prossimi dieci giorni saranno impegnativi e diranno dove può arrivare la Roma, mentre per il Torino la stagione ha poco da dire e Mihajlovic sfrutterà le restanti gare per continuare il suo lavoro in prospettiva di un futuro più roseo.
Il Napoli dimentica Madrid e le polemiche scaturite dalle frasi a sproposito e dure accuse di De Laurentiis rivolte al tecnico Sarri e risponde bene sul campo del Chievo, vincendo con autorevolezza. Sarri cambia alcune pedine nella formazione, ma la squadra non ne risente, proponendo il solito gioco offensivo con un possesso palla quasi totale. Manovre che mettono in affanno il Chievo e creano occasioni da gol che i giocatori del Napoli sfruttano con concretezza mandando in gol Insigne, Hamsik e Zielinski. Il Napoli è in salute (14 risultati utili) e pronto al rientro di Milik e ha la serenità di preparare il ritorno contro il Real Madrid dove l’impresa è ancora possibile.
Dietro al terzetto di testa la corsa ai due posti in Europa League si è ristretta a quattro squadre. L’Atalanta di Gasperini ormai non si nasconde più e con la vittoria sul Crotone ribadisce le sue ambizioni europee. Pesante la vittoria sui calabresi grazie al gol di Conti che risolve una gara abbastanza complicata. Il prossimo turno ci sarà la sfida diretta al San Paolo dal sapore europeo, poco pronostica a inizio stagione. Altra sconfitta amara per il Crotone, al quale non basta una gara accorta e senza incisività in attacco. L’Inter non impressiona, è stata impacciata contro un Bologna molto ben messo in campo e battagliero, ma continua a fare risultato, strizzando l’occhio al terzo posto, obiettivo dichiarato dal tecnico Pioli. A Bologna è stato il primo gol del giovanissimo talento brasiliano Gabriel Garbosa a sbloccare il risultato e permettere all’Inter di continuare la scalata alla classifica. Il Bologna avrebbe meritato il pari, ma per gli emiliani è un periodo sfortunato, pieno di penalizzazioni e al bilancio delle ultime quattro sconfitte mancano tre punti. La Lazio tiene con merito il passo Europa League. A Empoli i laziali sono stati bravissimi a rimontare il risultato negativo in una gara non facile. Dapprima la Lazio trova sulla sua strada uno Skorupski insuperabile e non riesce a capitalizzare al meglio le occasioni create, poi subisce il gol empolese, ma la reazione è stata di carattere. Immobile pareggia subito e Keita completa la rimonta e la Lazio riesce questa volta a gestire il risultato senza rischiare e a salire a 47 punti, record nella gestione Lotito. L’Empoli nonostante le sconfitte mantiene invariato il discreto vantaggio di 8 punti sul terz’ultimo posto.
Forse l’ultimo Milan berlusconiano visto a San Siro mantiene intatte le possibilità di tornare in Europa. Contro la Fiorentina, reduce dalla vittoria in trasferta in Europa League, bastano una solida prestazione e le reti di Kucka e Deulofeu a decidere la gara. È stato un Milan a due volti, più propositivo nel primo tempo e rinunciatario e attendista del secondo. Alla squadra di Montella è bastato essere ordinato e attento nel difendere il vantaggio da una Fiorentina che tiene molto la palla ma fatica a creare vere azioni da gol e anche l’assedio finale è inutile per raddrizzare il risultato. Il Milan dal 4 marzo dovrebbe passare alla nuova proprietà cinese e il passaggio avviene con una squadra sulla quale si può costruire un progetto ambizioso. La Fiorentina a 8 punti dal quarto posto perde definitivamente il treno che porta all’Europa e ora Sousa concentrerà tutte le sue attenzioni all’Europa League.
Torna Zeman sulla panchina del Pescara e gli abruzzesi vincono la prima partita sul campo in campionato. Il tecnico rigenera il Pescara, ma nessuno immaginava una squadra capace di rifilare 5 gol al Genoa. I tre punti probabilmente non serviranno per la salvezza, ma il Pescara zemaniano prova almeno a chiudere con onore la stagione. Il Genoa è in caduta libera dopo la strepitosa vittoria contro la Juventus e la batosta all’Adriatico porta all’esonero del tecnico Juric, che sarà sostituito dall’ex allenatore del Verona, Andrea Mandorlini.
Pochissime motivazioni nelle altre gare. Festa a Udine per il ritorno di Zico, il fuoriclasse brasiliano che ha giocato negli anni Ottanta in bianconero, ma delusione sul campo. L’Udinese s’illude con il gol di Fofana, poi il Sassuolo gioca meglio a calcio e impone il proprio gioco propositivo e con l’ingresso in campo di Defrel (doppietta) ribalta il risultato, vincendo la gara con merito. Il Sassuolo scavalca l’Udinese in classifica, mentre i friulani a +15 sul Palermo vengono fischiati ingiustamente dal proprio pubblico. Finisce con un giusto pari Sampdoria-Cagliari, partita tra due squadre appagate e senza particolari ambizioni, con gli ultimi posti della classifica a distanza rassicurante. Nonostante ciò la gara è stata emozionante e con tante occasioni da gol, ma con due soli reti: al gol di Isla, risponde Quagliarella.
G.S.
foto: Ansa