Gentile Direttrice,
finalmente rileggo un intervento di Gerardo Petta sul vostro giornale. Alcune settimane fa, avevo letto di due lettori che andavano contro di lui, contro le sue idee, ma non riportavano le loro: la cosa era antipatica, perchè se a me non sta bene cosa scrivi spiego le mie ragioni e non spero solo che tu non scrivi le tue.
Letto quegli interventi che chiedevano la museruola, temevo che il Prof. Petta non scrivesse più, invece mi sbagliavo. E per fortuna: le cose scomode vanno sempre pubblicate e Petta, d’accordo o in disaccordo, scrive ciò che pensa e lo motiva… Senza cercare di mettere il bavaglio a chi non la pensa come lui.
Le sue osservazioni, a volte pungenti nei confronti di Renzi, del PD e dei politici italiani in Svizzera (che non si espongono mai sui giornali e vanno solo alle feste!!!) sono importanti. Credo che siamo ancora in democrazia e si abbia contemporaneamente il diritto di esprimere il proprio pensiero, sia pure su posizioni diverse da quello delle forze politiche che stanno governado (male) il nostro paese.
Devo dire che le riflessioni del Prof. Petta su quello che succede nella Circoscrizione estero, in particolar modo in Svizzera, alla sottoscritta e a molti lettori de “La Pagina” non dispiacciono perché, in un certo qual modo, scrive ciò che molti di noi pensiamo ma per tanti motivi, e anche un po’ per mancanza di coraggio, preferiamo nasconderci dietro ad affermazioni come “Ma chi me lo fa fare”, “Cosa ci guadagno”.
Invece, tanto di cappello al Prof. Petta che con coraggio scrive e fa un’analisi della situazione attuale del nostro paese e della nostra emigrazione, chiaramente dal suo punto di vista e con i suoi toni. La sottoscritta lo ammira e lo ringrazia per la pazienza, la forza e il coraggio che dimostra nei suoi scritti, in cui spesso inserisce anche quella sua ironica vena napoletana.
Cottone Carmela
2 commenti
Scusate il termine………
Ma ci dovrebbero essere a questo mondo con le palle, molte piú persone come il signore Gerardo Petta, e meno lecca c….come le persone che criticano il suo pensiero. Vai avanti Gerardo, siamo in molti che la pensano come te.
Saluti alla Redazione Giuseppe Reggio
Vorrei ancora rispondere alla Signora Carmela Cottone che ha ritenuto di dovere intervenire contro chi ha scritto qualcosa sul Sig. Petta, accusando di volergli mettere la museruola. Io ho semplicemente criticato i toni offensivi e spesso infamanti dei suoi interventi. Ognuno è ben libero di esprimere e difendere le proprie idee finchè si resti nel dibattito civile e costruttivo. Poi che il Sig. Petta scriva o no per me non fa differenza, tanto dice sempre le stesse cose senza mai proporre nulla.
Gian-Andrea Caratsch