Spoglie di neonati e bambini piccoli nei sotterranei di un ex istituto religioso irlandese
Una fossa comune che conteneva 800 corpicini di bambini nei sotterranei di un ex istituto religioso per madri nubili a Tuam, nella contea di Galway, in Irlanda, è stata ritrovata dopo anni di denunce e sospetti. Il macabro ritrovamento è stato effettuato dalla Mother and Baby Homes Commission of Investigation (Mbhcoi), che ha avviato le indagini nell’ottobre del 2016.
La Mbhcoi era stata istituita l’anno prima, nel 2015, dal governo irlandese dopo che la storica Catherine Corless trovò i certificati di morte di 800 bambini, ma le tombe di solo due di loro. Così i lavori effettuati nei sotterranei dell’ex istituto religioso Bon secours mother and baby home a Tuam, hanno svelato una “significativa quantità di resti umani”. Sulla base dei test del dna effettuati sulle ossa è emerso che i corpi – sepolti in una struttura divisa in 20 camere – avevano una età tra le 35 settimane e i 3 anni e sarebbero morti per la maggior parte per malattie e malnutrizione.
L’istituto di Tuam, gestito dalle suore del Bon Secour, funzionò fra il 1925 e il 1961. I resti, sepolti in fosse senza neanche una croce, risalgono a questo periodo storico, soprattutto agli anni Cinquanta. L’istituto era retto da un ordine religioso femminile cattolico che accoglieva le ragazze non sposate e le aiutava a partorire. Le ragazze venivano poi separate dai loro bambini, che venivano portati altrove nella struttura e allevati dalle suore finché non venivano adottati. L’orfanotrofio venne chiuso nel 1965.
Così si è scoperto il tragico destino di tutte le oltre 35mila “donne perdute” e i loro figli nei dieci istituti religiosi del paese per madri nubili, fra cui quello di Tuam. Dopo un’ammissione da parte della Chiesa cattolica irlandese, che aveva in gestione molti di questi centri, è emerso uno scenario terribile: chi era ospite di quegli istituti soffriva malnutrizione, malattie e miseria, con altissimi livelli di mortalità soprattutto dei più piccoli e una volta morti i loro corpi venivano disposti senza cura all’interno di fosse comuni, privi di alcuna indicazione delle loro identità.
“Sono notizie tristi e scioccanti anche se non inattese perché da anni vi erano notizie della presenza di resti umani nel sito”, ha detto il ministro irlandese per l’Infanzia Catherine Zappone, commentando il ritrovamento. “Oggi dobbiamo ricordare e rispettare la dignità dei bambini che trascorsero la loro breve vita in questo istituto, ha aggiunto, promettendo che, dopo tutti gli esami del caso, sarà data ai resti di questi bambini la dignitosa sepoltura che finora gli è stata negata”.