Via lampadine, lampadari, lampade: la casa del prossimo futuro è quella con le pareti luminose. Il brevetto è di una società gallese, Lomox, che sta sperimentando una nuova tecnologia di illuminazione Oled con una straordinaria varietà di possibili applicazioni su carte da parati e pitture che illuminano le stanze grazie ai diodi biologici a emissione luminosa, meglio noti con il nome di led.
Se inseriti all’interno di una pellicola per coprire i muri viene a crearsi una carta da parati che emette luminosità in grado di sostituire le normali illuminazioni ora presenti nelle nostre abitazioni come neon, lampadine ad incandescenza o alogene.
A differenza dei led classici, quelli studiati dalla Lomox avranno un procedimento di produzione meno costoso e più duraturo, dal momento che, grazie a particolari agenti chimici, non si ossidano come i vecchi led. I diodi verranno applicati alle pareti sotto forma di rivestimento o pittura, in modo da abbattere anche i costi di produzione del materiale.
L’azienda assicura che l’invenzione garantirà un risparmio energetico superiore alle attuali lampadine a basso consumo: ogni parete luminosa infatti necessiterà di soli 3 e 5 volt. Per alimentare il sistema luminoso saranno perciò sufficienti pannelli solari e batterie con una riduzione dei consumi del 60 per cento.
Grazie a questa nuova tecnologia si potranno ridurre anche le emissioni inquinanti prodotte dagli attuali sistemi di illuminazione.
La luce prodotta dalle pareti, inoltre, sarà più naturale e diffusa in modo più omogeneo in tutta la stanza e permetterà una maggiore scelta nella gamma dei colori dell’illuminazione casalinga. A credere al progetto della Lomox è il governo della Gran Bretagna che ha deciso di sostenerlo con un finanziamento di ben 450 mila euro.
L’azienda ha assicurato che le prime pareti luminose vedranno la luce già a partire dal 2012. “La luce è molto naturale e ha tutto il potenziale per le migliori soluzioni di arredamento”, ha dichiarato l’amministratore delegato della Lomox, Ken Lacey.
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