L’ultima vittima è una donna siciliana di 47 anni accoltellata mentre dormiva
Non si placano gli eventi di violenza sulle donne che solo nel mese di marzo in Italia ha registrato diversi casi, alcuni finiti in tragedia.
A Iglesias, in Sardegna, una giovane 30enne è morta a causa delle ferite da coltello alla gola inferte dal marito dopo una brutta lite, mentre sarebbero gravi le condizioni della giovane mamma mantovana, 33 anni, accoltellata alla testa dall’ex compagno davanti alla figlioletta di 2 anni. Queste aggressioni si sono registrate durante le prime settimane di marzo. Non fa in tempo a terminare questo mese che a Bolzano un’altra 30enne, madre di 6 figli è stata accoltellata dal marito 37enne, entrambi di origini marocchine, al culmine di una lite. Ricoverata per le gravissime ferite la donna sarebbe adesso fuori pericolo. Ancora il coltello è l’arma utilizzata dall’ex marito furioso che lo scorso 28 marzo ha prima speronato l’auto della moglie e l’avrebbe poi accoltellata dopo averla inseguita durante la breve e disperata fuga a piedi della donna, una 41enne di Vercelli. La donna, dopo un delicato intervento dovuto alle ferite inferte dalle 21 coltellate dell’ex marito, sarebbe adesso in condizioni stabili anche se gravi: dal reparto di Rianimazione dell’ospedale Sant’Andrea fanno sapere che la 41enne sarebbe anche vigile e cosciente.
Purtroppo però la furia degli uomini contro le donne sembra non avere fine. E se marzo, il mese dedicato alla festa della donna, si è mostrato ricco di avvenimenti sanguinosi, aprile non sembra iniziare nei migliori dei modi. È lunedì mattina del 3 aprile che viene denunciato un nuovo caso di femminicidio. Questa volta è avvenuto in Sicilia, a Caltagirone, in provincia di Catania, dove nella notte un uomo di 53 anni, Salvatore Pirronello, avrebbe accoltellato nel sonno la convivente, Patrizia Formica, di 47 anni, e poi si è costituito nella caserma dei carabinieri confessando il delitto.
Quattro colpi di coltello mentre la donna dormiva nel loro letto matrimoniale. Non si conosce ancora il movente, lui avrebbe detto di essere stato colto da un raptus omicida. Apparentemente la coppia sembrava avere un buon rapporto, come dimostra la testimonianza della vittima stessa che arricchiva la propria pagina Facebook di commenti positivi sulla loro storia, l’ultimo dei quali apparso proprio la sera stessa dell’aggressione sotto una foto che li ritraeva assieme: “Noi insieme appassionatamente” aveva scritto Patrizia prima di essere uccisa.
Secondo il racconto fatto da Pirronello, che spontaneamente si è costituito un’ora dopo con i vestiti ancora sporchi di sangue, sarebbe stato preso da un raptus dopo avere litigato con la compagna. Pare ci fosse un contrasto legato al fatto che Pirronello voleva interrompere la relazione con la compagna, una storia nata un paio di mesi fa e solo da poco trasformata in convivenza. L’uomo ha detto di essersi alzato dal letto, di essersi armato con un grosso coltello da cucina e di avere colpito quattro volte la donna mentre era ancora a letto e dormiva.
1 commento
E continuara ad essere cosi perche questo goberno nn fa niente per noi le donne.
se andiamo a fare denuncia degli abussi “semplice” come schiafo,offesse,prendere per il collo contra un muro,ecc…allora i carabiniere dicono:” Signora faccia denuncia se vuole ma guarda che hai un 50% di possibilita de che le assistente sociale si porteno via la bambina o i bambini….”””
Cosa fa una madre?…. continua a soportare in silenzio perche de nn farlo cosi perde i suoi figli.
Fin che un giorno SONO I SUOI FIGLI CHE PERDONO LA MAMMA….
PENOSA QUESTA ITALIA CON QUESTI UOMINI MAMMONE CON QUESTE MAMME CHE NN LASCIANO I FIGLI ESSERE UOMINI E LE FANNO CRESCERE PREPOTENTE E CON IL CONCETTO DE CHE LORO DEVONO FARE I “UOMINI”….MA IN VERITA FANNO I BAMBINI IN ETERNO.