Quattro donne vengono avvertite di non ballare in maniera così provocante, giusto o sbagliato?
Sta facendo furore la vicenda sul gruppo di quattro donne che nella discoteca zurighese Jade Club sono state avvertite dai buttafuori di non ballare in maniera così eccessiva. Secondo diversi media svizzeri, le donne hanno raccontato: “Mi ha pregato di smetterla di ballare in quel modo provocante”. E ancora: “Non è corretto che un agente di sicurezza venga a dirmi: ‘scusami ma se continui a muoverti così, non devi stupirti che qualcuno ti palpeggi il sedere oppure ti segua quando esci’”.
Le donne inoltre hanno spiegato di aver ballato il latino e che sarebbe normale ballare in quel modo. Sono seguiti numerosi commenti e polemiche, come quello di Tamara Funiciello, presidente del partito Gioventù Socialista Svizzera che a 20 Minuten ha dichiarato: “Noi donne balliamo come vogliamo, indossiamo quel che vogliamo e nessuno ha il diritto di proibirci qualcosa o addirittura di molestarci per questo – Funiciello poi lancia l’appello ai genitori dicendo – Invece di dire alle vostre figlie cosa devono indossare o come devono ballare, dite ai vostri figli di non molestare nessuno, maledizione!”.
Secondo Ticinonline l’agente del Jade Club avrebbe voluto solo proteggere la donna da potenziali attacchi e la portavoce del locale, Corina Freudiger, ha spiegato: “Il nostro dipendente nega di aver detto che non deve sorprendersi se poi dovesse venir seguita”. Inoltre la portavoce avrebbe sottolineato pure “che le quattro amiche stavano ballando in un passaggio stretto, dove avrebbero potuto avvenire contatti non desiderati e che il personale è formato per riconoscere situazioni potenzialmente pericolose”.
Sul fatto di presentarsi in modo provocante, le opinioni evidentemente si dividono, a 20 Minuten Tamara Funiciello ha detto che il seguito di queste argomentazioni è che alla fine le donne porterebbero il burqa per non risultare una provocazione e suggerisce agli uomini che non hanno sotto controllo la propria sessualità di rimanere a casa.