Le Ong (organizzazioni non governative) sono organizzazioni indipendenti dai governi e dalle loro politiche e generalmente, anche se non sempre, si tratta di organizzazioni non profit, per lo più finanziate da donazioni. Sulle polemiche degli ultimi giorni tra il M5S e i vari ministri al governo, la Ong maltese Moas (Migrant Offshore Aid Station, è accusata di impegnarsi come taxi del Mediterraneo, impiegando degli scafisti che sempre secondo le accuse la finanziano. È un piatto ricco per il M5S stelle che non molla la presa. Forse si è aperto un vaso di Pandora, di cui i cittadini chiedono cosa venga nascosto? Dunque un’opera meritoria e non delinquenziale come invece sostengono Beppe Grillo e Di Maio. Dove e come potrei scovare la verità, con i mezzi disponibili dei media e senza schierarmi politicamente?
Accuse: Circa una dozzina di Ong tedesche, francesi, spagnole, olandesi, e molte di queste battono bandiere panamensi o altre “bandiere ombra”. Se ne starebbero “parcheggiate” a Malta, per poi avvicinarsi a poche miglia dalle coste libiche. Caricano i migranti salpati su gommoncini economici, e poi li consegnano ai porti italiani prima di ritornare alla loro base maltese. L’accusa di lucrare sulla pelle dei profughi lanciata negli scorsi mesi dall’agenzia Ue Frontex fa riflettere.
Verità PD: Sulla Phoenix di questa Ong, vi sono due gommoni, due droni-elicottero, presidi sanitari e di prima accoglienza e la presenza nell’equipaggio di Medici senza Frontiere. L’equipaggio sta a bordo per mesi, vive costantemente alla ricerca del salvataggio di vite umane. Questa Ong come altre importanti, da tempo sono impegnate in una grande opera umanitaria. Al momento l’indagine della procura di Catania sulle Ong è tutta da dimostrare e la battaglia propagandistica scatenata sull’ inchiesta da alcune forze politiche rischia di colpire migliaia di volontari che quotidianamente si dedicano a salvare le persone in mare.
Verità complottista: L’immigrazione fa parte di un disegno “studiato a tavolino” perpetrato da affaristi, organizzazioni religiose e lobby economiche. I popoli “occidentali” si governano con povertà e ignoranza (come diceva Pasolini) e dato che gli italiani non fanno figli non ci si può permettere società con pochi figli magari molto istruiti e indipendenti. Molto meglio famiglie numerose, povere, senza istruzioni e quindi più governabili. L’immigrazione è tesa a favorire questo progetto. Cioè il popolo europeo, deve essere incrociato con altre razze, con un’immigrazione programmata, nella speranza di ottenerne una classe umana inferiore, facilmente governabile e senza attributi.
Verità populista: È urgente bloccare l’invasione, altrimenti gli italiani e l’Europa saranno costretti a farsi giustizia da soli. Si auspica che si accolgano solo donne e bambini, gli uomini invece si respingano: tutti a casa loro! Il leader del Carroccio parla di “un’invasione voluta, finanziata e organizzata”. Salvini poi lancia accuse pesanti parlando di “scafismo di Stato”.
Verità mondialista: Peter Sutherland, è un multimilionario irlandese considerato uno dei grandi pontefici del mondialismo allo stesso livelli di George Soros o dei Rockefeller. Sutherland ha ricoperto una miriade di alti incarichi internazionali della massima importanza. È stato direttore Generale dell‘Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO). A livello imprenditoriale è stato presidente chef executive di varie grandi società fra cui la British Petroleum -BP- e la Goldman Sachs International. Inoltre è stato Commissario europeo per la Concorrenza, gli Affari sociali e l’Istruzione. Southerland è un fervente promotore della necessità di favorire le grandi ondate migratorie verso i paesi sviluppati, ed apertamente ostile al mantenimento delle sovranità nazionali, quelle che lui definisce: “il male attuale”. Magari sono teorie concepite nella “fabbrica” di Soros che si sono anche infiltrate in varie istituzioni internazionali. Se una larga fetta dell’Africa è in povertà e si trasferisce qui, dunque, non è colpa dell’Occidente. Bensì di una ristretta cerchia di potentati finanziari e politici che negli ultimi decenni hanno agito con la complicità dei politici locali per sgretolare gli Stati e per creare un melting pot globale (la mescolanza indifferenziata basata sul modello americano) funzionale al loro arricchimento. Si tratta delle stesse politiche che vengono applicate oggi in alcuni Paesi europei (compreso il nostro) e che prendono il nome di austerità. A partire dagli anni Ottanta, il debito pubblico è stato utilizzato come un’arma per controllare gli Stati africani.
Conclusioni: Chi sono i finanziatori di queste Ong, in grado di armare navi da milioni di euro e persino di servirsi di droni, e da dove arrivano questi soldi? In base a quale accordo? Con chi si relazionano in Libia o Siria? Le regole internazionali dicono che chi “salvato” in acque internazionali deve essere portato nel più vicino porto. I più vicini porti da dove queste navi delle Ong “caricano” questi disperati dei mari sono davvero i porti italiani? Questo urlare da una parte e dall’altra sembra voler coprire un messaggio chiaro quanto inquietante: “lasciamoli affogare”. Dobbiamo combattere questa battaglia per conservare la nostra sovranità, dobbiamo argomentare contro di loro, dobbiamo rendere trasparenti le loro Ong e dobbiamo mettere in chiaro che non si tratta di “diritti umani” ma del business delle migrazioni e dello sfruttamento di questo traffico umano. Ci stiamo trasformando sempre più in “homo economicus” sprovvisto di una propria identità, omologato ed utilizzabile dall’élite imprenditoriali? Come può l’interesse esclusivo per la cura dei propri interessi individuali dominare l’esitenza?
Mario Pluchino