Lo scrittore napoletano sarà autore di una serie tv che racconterà l’ascesa del dittatore libico
E’ in arrivo una nuova serie tv incentrata sulla storia della Libia sotto Gheddafi, il ‘dittatore rockettaro’, e sull’influenza del suo governo nel resto del mondo. La fiction vedrà Roberto Saviano alle prese con la sceneggiatura al fianco di Nadav Schirman, regista di The Green Prince, film che aprì il Sundance World Cinema Documentary Competition nel 2014 conquistando il premio del pubblico. Gheddafi, (il titolo internazionale è ‘Gaddafi’: ‘Un avventuriero del deserto, un tiranno rockettaro’), racconterà la vita e il periodo storico attraversato dal dittatore della Libia Mu’ammar Gheddafi e la sua ascesa al potere, avvenuta attraverso il ‘monopolio di uno dei più importanti fattori, la paura, con una particolare, attenzione all’impatto avuto sul mondo politico contemporaneo’.
Il dittatore libico, ucciso nel 2011 a Sirte, è descritto da Saviano come ‘un sognatore divenuto tiranno’, ‘un magnate del petrolio multimilionario e un oppressore feroce’, ‘un avventuriero del deserto’ e un ‘tiranno rockettaro’. “La serie sarà incentrata su un guerriero, un sognatore che diventa un tiranno selvaggio e spietato.
Un magnate del petrolio multimilionario e un oppressore feroce. È la storia di un avventuriero del deserto, un tiranno rockettaro, uno che si prendeva la responsabilità di attacchi terroristici a cui però non aveva mai preso parte, e che fingeva di aver stretto amicizia con gruppi terroristici che non aveva in realtà mai conosciuto. E questo per ottenere il monopolio di uno dei più importanti fattori: la paura”, ha spiegato Saviano in un comunicato. La nuova co-produzione internazionale è frutto della sinergia fra l’italiana Palomar, già produttrice de ‘Il commissario Montalbano’, e la canadese Entertainment One. Gli episodi saranno girati in inglese e distribuiti in tutto il mondo. Lo scrittore inaugura così la sua partnership con la Palomar, che produrrà anche un film tratto dal suo ultimo libro ‘La paranza dei bambini’. Carlo Degli Esposti, presidente della Palomar, ha definito il progetto come ‘un’inedita, visionaria e tragica storia di follia su un uomo con un desiderio smisurato per il potere che ambiva a una rivoluzione mondiale”. Il presidente della Entertainment One, Pancho Mansfiled, ha raccontato che “le co-produzioni internazionali continuano a essere una parte davvero importante della nostra strategia globale legata ai contenuti e siamo elettrizzati di collaborare con la Palomar, che condivide la nostra passione nel creare serie drammatiche coraggiose”.
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foto: Ansa