Inviato Onu: per tutti la priorità oggi è “de-escalation”
Tra russi e americani sta maturando un’intesa di sostanza sulla Siria. Ne è convinto l’inviato Onu per la Siria, Staffan de Mistura, presente al vertice di Astana inizio maggio che ha riunito le delegazioni di Russia, Turchia e Iran e dove gli Stati Uniti hanno partecipato come osservatori.
Ad Astana, Russia, Iran e Turchia hanno firmato un accordo per creare quattro zone di de-escalation in Siria. “L’idea dei russi è di istituire queste aree ad Ovest del Paese – ha detto De Mistura in un’intervista al Corriere della Sera – gli americani pensano ad altre due-tre zone temporanee di ‘de-escalation’ e ‘stabilizzazione’ a Est. Le due proposte potrebbero risultare compatibili”.
E “questa volta – ha proseguito l’inviato Onu – lo schema potrebbe funzionare per almeno tre motivi: primo, i negoziati sono condotti al più alto livello, con l’intervento diretto di Putin, Trump ed Erdogan; secondo, c’è un testo firmato pubblicamente e quindi le regole sono chiare, e terzo, l’alternativa sarebbero altre dieci Aleppo”. De Mistura ha anche rimarcato il fatto che “gli americani non sono più alla finestra. Stanno partecipando in modo attivo alla soluzione della crisi, sostenendo con convinzione anche l’attività delle Nazioni unite”.
Per tutti la “priorità numero uno si riassume in una parola ‘de-escalation’ – ha aggiunto – tutte le parti, dai siriani, ai russi e agli americani, concordano sulla necessità di fermare questo orrore, di bloccare i bombardamenti aerei, i missili, i mortai”.
De Mistura ha anche evidenziato il fatto che “ad Astana si è discusso su come creare le condizioni migliori in Siria per poter concentrarsi sul nemico numero uno per tutti: l’Isis. Su questo punto ha insistito molto il segretario di Stato americano Rex Tillerson nel suo recente viaggio a Mosca. Non dimentichiamo che Raqqa è ancora in mano al Califfato e la battaglia continua”.
Askanews