Riceviamo e pubblichiamo
Come annunciato, il 23 maggio scorso si è tenuta l’assemblea pubblica alla Casa d’Italia nel corso della quale il Console Alaimo ha esposto il progetto di ristrutturazione che interesserà la struttura e ha risposto alle domande del pubblico presente. Diversi gli interventi, molti dei quali vertevano sul destino delle associazioni che, secondo i piani, non potranno più usufruire dei locali della Casa d’Italia come hanno fatto fino ad ora, così come anche il Liceo “Vermigli” dovrà trovare una nuova sede. L’argomento ha destato un notevole interesse nella collettività e il dibattito continua sulle pagine del nostro settimanale. Pubblichiamo di seguito la risposta del presidente del Comites di Zurigo, Luciano Alban, ad una lettera (in possesso della redazione) di Mario Pluchino nella quale vengono rivolte diverse domande al presidente Alban sui lavori. Nelle pagine seguenti alcune riflessioni giunte in redazione…
Gentile Signor Pluchino, gentili rappresentanti del Liceo Vermigli,
ieri ho potuto leggere un Suo articolo che, per quanto riguarda il COMITES di Zurigo, trovo assolutamente ingiustificato. Non aiuta nessuno a sparare sul gruppo.
Appena ricevuto la vostra mail è stata girata ad Antonio Putrino, chiamato in causa per il Liceo Vermigli, e al Console Generale Alaimo e a tutti i membri del COMITES.
Il Comites di Zurigo ha successivamente cambiato l’ordine del giorno per valutare in modo approfondito la situazione che si sarebbe venuta a creare per gli inquilini e per le scuole della Casa d’Italia nella plenaria dello scorso 11 maggio, dove, per quasi tutta la riunione, si è discusso solo di questo.
Le riunioni del COMITES sono pubbliche. Come presidente del COMITES ho chiesto, e ottenuto, un incontro con il Console Generale di Zurigo e con l’Ambasciatore. In seguito è stata scritta una lettera al Sottosegretario Amendola. La nostra prima richiesta è stata quella di prorogare la chiusura di un anno, non avendo ancora un progetto chiaro e definitivo e al quale deve seguire un iter obbligatorio: permessi dal Cantone e gara europea d’appalto per poter iniziare la ristrutturazione. In tal caso, senza dover ritardare i lavori, si avrebbe avuto del tempo per gestire la situazione senza provocare traumi.
Ci è stato comunicato che la decisione era già stata presa: l’asilo, la scuola elementare e la scuola media sarebbero state trasferite temporaneamente, fino al termine dei lavori, in locali della ditta della Siemens, nella zona di Albisrieden.
In seconda istanza abbiamo chiesto che le associazioni italiane potessero usufruire dei locali del piano terra, in particolare del salone Pirandello, fino all’inizio dei lavori di ristrutturazione.In questo caso le associazioni avrebbero potuto organizzarsi per trovare delle soluzioni alternative. In data 11 maggio l’Ambasciatore Del Panta, in persona, ci ha comunicato che questa richiesta non era stata positivamente accolta dal MAECI!
Per quanto riguarda il liceo, che non avrà la possibilità di rientrare nell’edificio ristrutturato, bisognava trovare una soluzione stabile per non dover traslocare due volte.
Sulla questione: quale futuro per il Liceo Vermigli, c’è stato un lungo incontro al Consolato di Zurigo con la Presidenza nazionale della ACLI e dell’ENAIP per vedere come procedere per garantire tutto il “Polo Scolastico Italiano a Zurigo”.
Per informare tutte le associazione, la comunità italiana e quindi anche i genitori che frequentano le scuole della Casa d’Italia, il Comites ha organizzato, lo scorso 23 maggio, una serata informativa. Il Console ha spiegato le intenzioni del MAECI e ha risposto, per oltre un’ora, alle domande del pubblico presente. Questo è quanto ha fatto il Comites fino ad ora.
Abbiamo già preso posizione per salvaguardare tutto il polo scolastico, dovremo anche promuovere iniziative per vedere di trovare delle soluzioni anche per l’associazionismo.
Ringrazio per l’attenzione e invio cordiali saluti
Luciano Alban
Presidente del Comites di Zurigo