Non diminuisce il numero di fumatori, ma il dato allarmante è che cresce la percentuale dei giovani fumatori
Si è celebrata il 31 maggio scorso al Giornata Mondiale antitabacco: lo scopo della giornata, indetta per la prima volta dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità il 7 aprile 1988, in concomitanza con il quarantesimo anniversario della sua fondazione, è quello di incoraggiare le persone ad astenersi per almeno 24 ore dal consumo di tabacco, invitandole a smettere di fumare in via definitiva. Essa serve anche per fare il punto della situazione sulla diffusione del tabagismo nel mondo e per richiamare l’opinione pubblica sugli effetti negativi che esso comporta sulla salute umana.
L’uso di tabacco è una minaccia per ogni persona, indipendentemente dal sesso, età, razza, background culturale o educativo; circa 6 milioni di persone muoiono ogni anno a causa del fumo, una cifra che è destinata a crescere a più di 8 milioni l’anno entro il 2030, senza un impegno concreto. Secondo i dati Eurobarometro pubblicati alla vigilia della Giornata mondiale anti-tabacco, tra il 2014 e il 2017 la percentuale di fumatori nell’Unione Europea è rimasta stabile, ma sono in aumento i giovani che consumano prodotti del tabacco, abitudine che si conferma più radicata nei paesi del Sud Europa: nello specifico il 26% degli intervistati si dichiara fumatore, lo stesso dato del 2014, oltre le metà (53%) non ha mai fumato, mentre il tasso di consumatori di tabacco nella fascia di età tra 15 e 24 anni è cresciuto dal 24 al 29%. I paesi con una percentuale più alta di fumatori sono, nell’ordine, la Grecia, la Bulgaria, la Francia e la Croazia, mentre Svezia e Regno Unito sono i Paesi meno inclini al vizio del fumo.
Inutile ricordarlo, i danni che il fumo provoca alla salute sono tanti e gravi, a partire dai tumori ai polmoni: secondo recenti dati del il Ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali il fumo è responsabile di una elevata percentuale di morti per cancro al polmone, mentre secondo il Center for Disease Control and Prevention statunitense (Cdc) “il fumo può causare tumori quasi ovunque”.
Organi e apparati più a rischio, oltre al polmone, sono la vescica, il sangue, il colon e il retto, l’esofago, il rene, il fegato, il pancreas e lo stomaco: “Se nessuno fumasse”, continua il Cdc, “non avverrebbe una morte su tre dovuta al cancro”. Ma il fumo causa anche problemi cardiocircolatori e malattie respiratorie, disturbi all’apparato riproduttivo e al sistema immunitario. La maggior parte del peso, ricorda l’Oms, ricade sui paesi a basso e medio reddito, dove si registra l’80% delle morti premature dovute alle sigarette, che sono 7 milioni per il fumo attivo a cui si aggiungono 890 mila persone che perdono la vita per quello passivo. Lo slogan scelto quest’anno per la giornata mondiale antitabacco è ‘Il tabacco è una minaccia per lo sviluppo’: oltre a salvare vite umane, infatti, il controllo del settore offre benefici non indifferenti anche per l’ambiente.
L’Oms chiede ai singoli Stati di dare priorità al “problema fumo” e di accelerare gli sforzi di controllo del fenomeno, in funzione dei termini stabiliti dalla Sustainable Development Agenda 2030, (Agenda per lo sviluppo sostenibile). I governi possono trarre solo beneficio dal controllo della diffusione del tabacco, soprattutto per proteggere le persone dai danni del consumo e ridurre al tempo stesso l’impatto sulle diverse economie nazionali. Lo scopo dell’Agenda 2030 e dei suoi 17 obiettivi globali è quello di garantire che ‘nessuno sia lasciato indietro’. La coltivazione del tabacco richiede grandi quantità di pesticidi e fertilizzanti, che possono rivelarsi tossici e inquinare le falde idriche. Ogni anno, per le piantagioni si utilizzano 4,3 milioni di ettari di terreno, con una conseguente deforestazione globale compresa tra il 2% e il 4%. Inoltre, con la produzione di tabacco si producono più di 2 milioni di tonnellate di rifiuti solidi.
In Svizzerase smetti di fumare vinci!!!
Concorso per smettere di fumare: Già in tanti ce l’hanno fatta. Dal primo al 30 giugno 2017 si svolge di nuovo il concorso per smettere di fumare. Possono partecipare i fumatori che hanno smesso completamente di fumare dal 1° marzo 2017. In palio ci sono un premio di CHF 5000.- e dieci premi di CHF 500.- in contanti. Il concorso per smettere di fumare è organizzato dal Programma nazionale per smettere di fumare ed è finanziato dal Fondo per la prevenzione del tabagismo. Il Programma nazionale per smettere di fumare è sostenuto dalla Lega svizzera contro il cancro, dalla Lega polmonare svizzera, dalla Fondazione Svizzera di Cardiologia e dall’Associazione svizzera per la prevenzione del tabagismo. Per ulteriori informazioni sul concorso consultare il sito: www.linea-stop-tabacco.ch