Emissioni di CO2 delle automobili nuove: solo una lieve riduzione nel 2016
Come in tutta l’Ue, anche in Svizzera sono in vigore le prescrizioni sulle emissioni di CO2 delle automobili nuove. Dal 1° luglio 2012 le emissioni medie sarebbero dovute scendere a 130 grammi di CO2 per chilometro fino il 2015. Dopo aver mancato questo obiettivo già nel 2015, secondo la pubblicazione dell’Ufficio federale dell’energia UFE, gli importatori di auto svizzeri non l’hanno raggiunto nemmeno nel 2016 con un valore medio delle emissioni pari a 134 g CO2/km. Le sanzioni hanno raggiunto un totale di circa 2,4 milioni di franchi.
Nel 2016 è stato verificato su circa 319‘300 automobili il grado di raggiungimento dell’obiettivo di emissione fissato nelle prescrizioni sulle emissioni di CO2. I veicoli controllati comprendevano sia auto nuove sia auto immatricolate all’estero meno di sei mesi prima di venire sdoganate in Svizzera. Il parco auto considerato si componeva di circa 1‘500 automobili di importatori piccoli e privati e di circa 317‘800 automobili di 89 grandi importatori registrati.
Il valore medio delle emissioni di CO2 delle 319‘300 nuove auto controllate era pari a circa 134 g CO2/km, pertanto l’obiettivo di 130 g CO2/km valido per l’intero parco auto dal 2015 è stato nuovamente mancato di poco. Solo 19 degli 89 grandi importatori registrati, invece, hanno superato il proprio obiettivo individuale, e la maggior parte di essi per meno di 4 g/km.
Secondo l’UFE, sul mercato delle auto le quote degli importatori paralleli e diretti hanno registrato forti oscillazioni sia prima dell’introduzione delle prescrizioni sulle emissioni di CO2 nel 2012 sia nello stesso 2012, dopo l’entrata in vigore delle prescrizioni. Dal 2013 la quota è rimasta costante intorno al 7% per tutte le nuove immatricolazioni, vale a dire come nel 2011, ossia prima dell’introduzione delle prescrizioni.
Ammontare delle sanzioni e oneri di attuazione delle prescrizioni
Le sanzioni riscosse ammontano a un totale di circa 2,4 milioni di franchi. A fronte di questi ricavi vi sono i costi legati all’attuazione delle prescrizioni, che ammontano a circa 1,3 milioni di franchi. I ricavi netti conseguiti in Svizzera nel 2016, pari a 1,1 milioni di franchi, verranno destinati nel 2018 al Fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA) che sostituirà il Fondo infrastrutturale, ferma restando l’approvazione del Consiglio federale per la sua entrata in vigore.