I campioni d’Italia tengono i big e avranno pochi innesti, il Milan società più attiva sul mercato, le neo promosse sono Spal, Verona e Benevento
La stagione agonistica per i club è terminata con la finale di Champions League, amara per la Juventus campione d’Italia e con l’ultima promossa in Serie A, il Benevento, un altro debuttante assoluto. Per alcuni giocatori delle squadre italiane la stagione non è ancora terminata perché impegnati in due manifestazioni: la Confederations Cup in Russia, come prova generale per il Mondiale 2018 e il campionato europeo Under 21 in Polonia, nel quale partecipa la Nazionale di Di Biagio. Questi eventi non bloccano però le dirigenze delle società di Serie A impegnate a pianificare la stagione 2017-2018. La nuova Serie A è composta da Atalanta, Benevento, Bologna, Cagliari, Chievo, Crotone, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Sassuolo, Spal, Torino, Udinese, Verona. Il via sarà il 20 agosto e l’ultima giornata il 20 maggio 2018. Come antipasto il 13 agosto all’Olimpico di Roma si affronteranno di nuovo Juventus-Lazio per la Supercoppa italiana.
Sono Spal, Verona e Benevento, quest’ultimo alla prima esperienza nella massima serie in 88 anni di storia, a prendere il posto delle retrocesse Empoli, Palermo e Pescara. L’ultima apparizione in Serie A della Spal, un nome aulico (Società Polisportiva Ars et Labor) di Ferrara, è del 1967, quando nelle file degli emiliani giocavano Edy Reja e Alberto Bigon. Dopo il fallimento del 2012 e ripartita dalla serie D, la Spal ha completato uno strepitoso salto triplo in soli quattro anni. Gli artefici dell’impresa sono la famiglia Colombarini, che rilevò la società sull’appello del sindaco di Ferrara, il ds Vagnati e il tecnico Semplici, che con un ottimo lavoro, fatto di sacrificio e applicazione e un gruppo affamato di esperti e giovani talenti vogliosi di mettersi in luce. In Serie A la Spal dovrà affrontare la realtà del campionato italiano diviso tra grandi club e le piccole realtà di provincia, con l’obiettivo di centrare la salvezza, magari senza snaturare il suo credo e agire sul mercato per migliorarsi. Lo stesso discorso vale anche per il Benevento, che nello spareggio contro il Carpi ha ottenuto la storica promozione con il doppio salto in due stagioni, dalla Legra Pro alla A. L’ennesimo esempio del calcio che funziona con basse possibilità finanziarie: tutto il Benevento guadagna quanto Icardi. Il lavoro è l’arma determinante per le piccole società, anche se per i massimi livelli non basterà, ma almeno si scrivono storie che fanno bene al calcio. Dopo solo un anno di purgatorio torna i A l’Hellas Verona, un club più blasonato che ha vinto uno storico e sorprendente scudetto nel 1985, rimasto nella memoria degli appassionati italiani.
Le tre neopromosse devono ristrutturarsi, sulle basi della rosa vincente in B e prepararsi a ottenere la salvezza, unico obiettivo da seguire.
Non c’è dubbio che la Juventus riparte come favorita e che le rivali dovranno impegnarsi attivamente sul mercato per provare ad accorciare le distante dai bianconeri. Allegri ha rinnovato, dopo il rischio di lasciare per la delusione di Cardiff. Sarà ancora la Champions League l’obiettivo principale della Juventus, l’ultima occasione per Buffon che ha annunciato il ritiro dopo il Mondiale 2018, solo se non vincerà il titolo europeo che manca nel suo palmares. Le priorità sul mercato sono formalizzare l’acquisto di Schick e trovare una soluzione in porta per il dopo Buffon, con Szczesny in attesa della trattiva non ancora aperta per Donnarumma, il portiere prodigio che ha rifiutato il rinnovo con il Milan. Saranno poche le uscite (Alex Sandro e Dani Alves), mentre i giocatori di maggior valore dovrebbero restare tutti. La protagonista assoluta del calciomercato iniziale è senza dubbio il Milan cinese, partito molto aggressivo con nomi di livello costati già 100 milioni. Confermato Montella, la nuova dirigenza si sta impegnando a ridurre il gap con gli altri club rinomati e ha agito su tutti i reparti: Musacchio e Ricardo Rodriguez per la difesa, Kessié a centrocampo e il portoghese André Silva in attacco. Altri nomi sono nei desideri del ds Fassone e di Montella, forse molti giocatori solo pensieri, ma la strategia della cordata intorno a Yonghong Li ha sorpreso.
La delusione è arrivata con Donnarumma che ha rifiutato il rinnovo e probabilmente sarà ceduto il giocatore sul quale il Milan voleva costruire il futuro. Le altre pretendenti ad antagoniste della Juventus, sul mercato sono ancora passivi. Il Napoli ha confermato Sarri sulla panchina e tenuto i gioielli. La società è attiva sulle cessioni, sfoltire la rosa per ricavare qualche milione da reinvestire sulle pedine che Sarri ritiene indispensabili per puntare con convinzione allo scudetto. Il Napoli deve però accelerare per avere la rosa completa entro il 3 luglio, giorno del ritiro e preparare il preliminare di Champions League, che per le italiane è stato sfavorevole negli ultimi anni. Il primo passo di Inter e Roma è stato risolvere il rebus allenatore. Sulla panchina nerazzurra ci sarà Luciano Spalletti, che ha ritenuto chiuso il suo ciclo alla Roma. Sul mercato i nerazzurri sono impegnati a sfoltire la rosa, Perisic potrebbe essere la cessione più lucrativa, e poi imbastire le trattative per rinforzare la squadra. Grandi nomi nei desideri dell’Inter ancora non ci sono, la concentrazione è soprattutto sul regista. Alla Roma il nuovo tecnico sarà Eusebio Di Francesco che arriva dall’ottima esperienza di cinque anni con il Sassuolo.
Confermati al momento i giocatori chiave, Strootman, Naingollan e Dzeko, andrà via Salah e la società è impegnata a trovare un successore per consentire all’allenatore di puntare sul 4-3-3. Il primo acquisto importante è Hector Moreno, il forte difensore messicano, ottimo rinforzo per la difesa, reparto che nelle ultime stagioni è stato il tallone d’Achille della Roma.
G.S.
foto: Ansa