Cosa fare per non lasciarsi sorprendere da questo diffusissimo problema?
L’ipotensione è una condizione clinica che si riscontra quando in un soggetto si rileva, a riposo, una pressione sanguigna arteriosa massima, ovvero sistolica, inferiore ai 90 mmHg (millimetri di mercurio), e una minima (diastolica) al di sotto dei 60 mmHg, poiché i valori riconosciuti come normali nella popolazione sana oscillano fra i 110-130 mmHg di sistolica e i 90 di diastolica. Non è raro che alcune persone abbiamo fisiologicamente una pressione che tende a essere più bassa della norma. Questa situazione si riscontra più spesso nelle donne, negli atleti che fanno attività di resistenza, negli anziani e nei bambini.
In altri casi però la pressione bassa può non essere fisiologica e rappresentare quindi un problema: in questi casi la riduzione della pressione avviene all’improvviso e, se non si interviene correttamente, può degenerare fino allo svenimento e allo shock, ovvero un danno metabolico generalizzato. Le cause dell’ipotensione possono essere diverse: un’emorragia improvvisa, una grave infezione, uno scompenso cardiaco, uno shock anafilattico, danni ai nervi che regolano le variazioni pressorie della circolazione come nel caso di diabete, aritmie e disidratazione.
In questi casi occorrerà seguire specifiche terapie e assumere alcuni farmaci sotto stretto controllo medico. Spesso però chi ha valori di pressione arteriosa abitualmente bassi, il che quindi non comporta una patologia in atto né il bisogno di cure e controlli specifici, può trovarsi in difficoltà con l’arrivo della stagione estiva: caldo e afa quasi africane, umidità alle stelle e temperature in salita tendono infatti a far scendere pericolosamente verso il basso la pressione, provocando una serie di sintomi e disturbi difficili da sopportare.
Il calore favorisce, infatti, la dilatazione dei vasi sanguigni, abbassando la pressione. Inoltre quando fa caldo si suda di più ed è più facile disidratarsi, condizioni, entrambe, che favoriscono i cali di pressione che, accompagnati da debolezza, malessere, sudorazione abbondante, spossatezza e capogiri, rappresentano una sorta di reazione dell’organismo all’aumento della temperatura. Il caldo avanza e il corpo umano, per difendersi dalle insidie dell’afa, mette in atto alcuni trucchi, scatenando alcuni processi fisiologici utili a disperdere calore, come la sudorazione. Quando la pressione bassa non è associata a particolari sintomi e non è spia di altre malattie non occorrono trattamenti specifici, possono bastare solo semplici accorgimenti.
Rimedi naturali e semplici contro i cali di pressione e i disturbi tipici del caldo, i buoni e tradizionali consigli della “nonna”, come bere molti liquidi nell’arco della giornata, almeno due litri di acqua ogni giorno, evitare di praticare sport o attività fisiche impegnative nelle ore più calde della giornata, quelle centrali, quando il sole e i suoi raggi rendono il clima davvero rovente, o mangiare alimenti leggeri e facilmente digeribili, preferendo frutta e verdura di stagione a fritti e intingoli ipercalorici. I bagni caldi, la sauna e il bagno turco possono provocare o peggiorare l’ipotensione. Chi soffre di pressione bassa dovrà astenersi da queste (generalmente salutari) pratiche. Come detto, l’esposizione prolungata al caldo estivo, magari coricati su una sdraio in spiaggia, riduce la pressione e il soggetto alzandosi può avvertire fastidiosi sintomi. Meglio abbronzarsi passeggiando sul bagnasciuga, coprendo il capo con un cappello.
Quando fa molto caldo è meglio evitare l’alcol, che aumenta la disidratazione corporea; qualora dovessero comparire sintomi di affaticamento, giramenti di testa, tachicardia e la cute apparisse fredda, sudata e pallida, è necessario sospendere qualsiasi tipo di attività, distendersi in un luogo fresco e ventilato con le gambe più alte rispetto alla testa e bere una bevanda non fredda. E’ sempre opportuno, in questi casi, consultare un medico il quale, dopo aver esaminato lo stato di salute generale, potrà eventualmente prescrivere una terapia specifica come la somministrazione di opportune dosi di integratori salini.