Nell’impaginare questa mia riflessione post ferie mi è balzato alla mente una canzone della fine dei mitici anni ‘60 dal titolo “L’estate sta finendo”. Io aggiungo: l’autunno sta arrivando. Mentre l’estate piano piano si esaurisce, ognuno di noi ritorna alla quotidianità dei propri impegni, siano essi di lavoro, di studio e perché no, anche impegni socio-politici, non partitico. A darmi lo spunto di questa riflessione è stata la nota letta sulla stampa italiana in Svizzera, sul restauro della Casa d’Italia di Zurigo di S.E. Ambasciatore Marco Del Panta (pubblicata il 18 luglio scorso dall’aise).
In sintesi S.E. Ambasciatore Marco Del Panta ci delucida sui vari passaggi e sui tempi che ci vorranno prima che la Casa d’Italia di Zurigo venga riconsegnata alla comunità italiana e alla città di Zurigo, non prima del 2021. Nella presente nota viene riportata la futura funzione che avrà la nuova Casa d’Italia. Troverà spazio il Consolato Generale d’Italia di Zurigo, l’Istituto Italiano di Cultura, la scuola statale, asilo, elementari e medie, inoltre è previsto il Comites. Purtroppo la parola “previsto” come componente del Comites di Zurigo, non mi piace affatto, il Comites deve trovare spazio nella nuova Casa d’Italia, così come lo deve trovare il Casli e l’associazionismo italiano della circoscrizione, queste ultime due voci nella nota non sono state proprio sfiorate.
Sempre prendendo spunto dal comunicato stampa, ad un certo punto viene riportato quanto segue: “Questo progetto è stato condiviso fin dall’inizio con i rappresentanti della collettività” nota corrispondente, però a patto che, chi era già dentro al momento dell’uscita per ristrutturazione, a fine ristrutturazione rientrasse senza problemi, ora dalla nota apprendo che già sono avvenute delle decurtazioni, compreso la non certezza del rientro del Comites.
Mi rendo conto che per motivi di sicurezza, bisogna prendere tutte le precauzioni necessarie, ma è anche vero che, se continuerà a chiamarsi Casa d’Italia, a parte il lato istituzionale, altri segnali di italianità devono pur esserci. Per far coincidere sicurezza e spazi dedicati alla collettività, propongo di prevedere due entrate distinte e separate.
A conclusione di questa mia riflessione post ferie, quale componente del Comites della circoscrizione consolare di Zurigo, suggerisco alle autorità competenti, Ambasciata, Consolato, che ad ogni riunione plenaria del Comites di tenerci aggiornati sull’avanzamento dei lavori di ristrutturazione sulla Casa d’Italia di Zurigo, tutto ciò per trasparenza e correttezza in osservanza della legge n.286 del 23/10/2003, che regola i rapporti tra autorità diplomatiche italiane all’estero e rappresentanti della collettività eletti democraticamente con voto universale.
Ticchio Giuseppe componente eletto nel Comites della circoscrizione consolare di Zurigo e della Federazione delle Associazioni Lucane
in Svizzera